Gli amministratori ora pretendono una decisa accelerazione. Soprattutto dopo la riconferma di Lupi ai Trasporti
Mercoledì 26 febbraio – 9.00
“Aspettiamo che gli impegni sulla Asti-Cuneo vengano mantenuti”: così gli amministratori cuneesi dopo la conferma di Maurizio Lupi a Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. Ha rincarato la dose Maurizio Marello: “Siamo sul piede di guerra“, afferma il sindaco di Alba.
D’accordo anche Federico Borgna, primo cittadino di Cuneo. La questione è annosa: l’autostrada Asti-Cuneo, nonostante le promesse, non va avanti. Mancano infatti i due lotti più importanti e costosi: il tratto Castagnito-Alba che dovrebbe sottopassare il Tanaro, e il tratto Cherasco-Alba. Oltre al previsto completamento della tangenziale di Cuneo.
Cosa impedisce, formalmente, di completare i lavori in sospeso? Ufficialmente manca il nullaosta del Ministero dell’Ambiente. Ma il problema, a quanto pare, sarebbe economico. Vale a dire che la valutazione del flusso di traffico è stata ottimistica: nei fatti, sui 55 kilometri di autostrada realizzati, i parametri non corrisponodo alle previsioni. Ovviamente ciò incide in maniera determinante sulle finanze del progetto. Ora la palla è nelle mani del riconfermato Lupi: il ministro deve scegliere se aumentare lo stanziamento o aumentare i tempi di concessione (attualmente 23 anni e mezzo); o ancora, accorpare la concessione ad altre in modo da rendere più remunerativa l’impresa. Secondo le indiscrezioni, le trattative con la società concessionaria (Autostrada Asti-Cuneo S.p.a) sarebbero in corso: l’importante, dicono gli amministratori, è che si proceda.
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Redazione
(Immagine: Google Maps)