Mondovì: sgominata banda di giovani criminali

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carabinieri alba controlli di notte su stradaSono accusati di furto e rapina: abitazioni, esercizi commerciali, edifici scolastici e perfino automobili

Giovedì 27 febbraio – 11.45

Nella serata del 12 gennaio, nel centro di Mondovì in zona Breo, veniva consumata una rapina ai danni di tre trentenni italiani appena usciti da un birreria. I malcapitati venivano affrontati da un gruppo di sette giovanissimi che, armati di coltello e tirapugni, li aggredivano in maniera violenta colpendoli selvaggiamente con calci e pugni, causando agli stessi varie lesioni e ad uno la frattura del setto nasale.

Gli assalitori, impossessatisi del portafogli di una delle vittime, si dileguavano nel dedalo delle vie del centro storico cittadino. Solo la strenua resistenza delle altre due impediva che i rapinatori si impossessassero anche dei loro orologi e cellulari.

 

Il Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Mondovì ha dato così inizio ad una articolata attività investigativa, che sin dalle prime battute ha fatto capire come il gruppo fosse eterogeneamente composto da maggiorenni e minorenni, sia italiani che marocchini. Sotto la duplice direzione delle due competenti AA.GG., per i maggiorenni la Dott.ssa Marinella PITTALUGA con il coordinamento della Dott.ssa Francesca NANNI, Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Cuneo, per ciò che riguarda i minori invece il Dott. Luigi MASTRONIANI con il superiore coordinamento della Dott.ssa Annamaria BALDELLI, Procuratore Capo della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Torino, le indagini hanno permesso di scoprire come il gruppetto avesse commesso vari furti nell’ambito di Mondovì, ed in particolare in danno di esercizi commerciali, abitazioni private, autorimesse, edifici scolastici, non disdegnando inoltre di rubare anche delle autovetture.

 

Una prima certezza sulle responsabilità per l’efferata rapina la si è avuta a carico di due maggiorenni marocchini – componenti del sodalizio in questione – in esito alle quali la A.G. di Cuneo ha emesso due ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite dai militari del Nucleo Operativo in data 23 gennaio scorso.
Due degli altri rimasti liberi del gruppo hanno perpetrato il furto del 15 febbraio nei locali della sede distaccata del Politecnico di Torino ubicata nel centro di Mondovì, fatto per i quali venivano arrestati in flagranza. In questa circostanza è stata rinvenuta e sequestrata altra refurtiva e parte della attrezzatura usata dai componenti della banda: torce frontali, passamontagna, martelletti rompi vetro ed attrezzi da scasso, guanti e tute di colore nero, zainetti “da scalata”, oggetti che evidenziano come gli stessi stessero evolvendo il loro operato in maniera quasi professionale.

 

Nella nottata di ieri, con l’impiego di una quarantina di uomini e l’ausilio di unità cinofile, è stata eseguita la fase finale dell’attività investigativa nel cui contesto sono state applicate 5 misure cautelari fra carcere e comunità educative ed altrettante perquisizioni domiciliari. Si tratta di due ragazzi classe 1995, cresciuti e residenti in Mondovì le cui iniziali sono B.A. e L.Y.
2; un italiano classe 1990 T.D. tradotto presso la Casa Circondariale di Cuneo; un minorenne italiano R.A. e un minorenne marocchino Y.H. entrambi tradotti all’Istituto detenzione minorile di Torino; un minorenne marocchino F.S. e un minorenne italiano S.M., entrambi tradotti in due diverse comunità rieducative del torinese.

 

L’intera attività, ha permesso di attribuire al sodalizio criminale in questione la responsabilità di:
        –  n. 1 rapina pluriaggravata;
        –  n. 2 tentate rapine aggravate;
        –  n. 7 furti consumati in esercizi commerciali;
        –  n. 2 furti in edifici scolastici;
        –  n. 2 furti in abitazione;
        –  n. 1 furto consumato di autovettura;
        –  n. 2 tentati di autovettura;
        –  n. 2 furti in autorimesse,
 reati tutti commessi in Mondovì fra il giugno del 2013 ed il febbraio di quest’anno.

 

Redazione