A Cuneo si svolgerà il percorso formativo “Opportunità Europa: il contributo dell’UE allo sviluppo dei territori locali”
Giovedì 27 febbraio – 12.45
Sabato 1 marzo, presso il Palazzo “ex Mater Amabilis” dell’Università di Cuneo (via A. Ferraris di Celle, 2), sarà inaugurato il percorso formativo “Opportunità Europa: il contributo dell’UE allo sviluppo dei territori locali”, promosso dal Comune di Cuneo nell’ambito della “Scuola ANCI per giovani amministratori”.
L’inaugurazione si terrà alle ore 9,30 presso l’aula 04,con i saluti introduttivi del Sindaco di Cuneo Federico Borgna, di Antonella Galdi, Responsabile Area Ambiente, Cultura e Innovazione di ANCI e Responsabile della Scuola ANCI per giovani amministratori, e di Nicola Chionetti, Sindaco di Dogliani e Referente ANCI Giovani. Saranno inoltre presenti i rappresentanti dei partner del progetto, che lo realizzano insieme al Comune di Cuneo: i Dipartimenti di Giurisprudenza e Management dell’Università di Torino, l’Associazione per l’Incontro delle Culture in Europa APICE, AGENFORM, Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale SIOI sez. Piemonte-Valle d’Aosta, la Camera di Commercio di Cuneo, lo Europe Direct della Provincia di Torino, l’Eurodesk della Provincia di Cuneo e l’Aeroporto di Cuneo/Levaldigi.
Al termine dell’inaugurazione, prenderanno avvio le lezioni del primo modulo formativo, dal titolo “Quadro istituzionale, strategia 2020, politica di coesione 2014‐20, cittadinanza, cooperazione transfrontaliera: il ruolo degli Enti Locali”: tra i relatori della prima giornata, Giovanni Vetritto, dirigente della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Franco Chittolina, presidente di APICE, Francesco Costamagna, docente dell’Università di Torino e Ginevra Del Vecchio del Comitato delle Regioni.
La proposta del Comune di Cuneo, classificata al primo posto del bando ANCI per la realizzazione dei percorsi locali di formazione, concentra la sua attenzione sulla Strategia Europa 2020 e il ruolo delle amministrazioni regionali e locali per comprendere filosofia e meccanismi della strategia stessa e avvicinare la popolazione alle priorità dell’UE, rafforzando il senso di appartenenza e partecipazione necessario perché l’Europa raggiunga gli obiettivi fissati per il 2020.
Al corso, a numero chiuso e strutturato su 5 moduli formativi (ognuno della durata di un fine settimana), seminari e webinar tematici e un viaggio studio a Bruxelles, prenderanno parte 30 amministratori under 35, provenienti da 9 diverse regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Lazio, Toscana, Emilia Romagna, Sardegna, Veneto, Campania, Sicilia). I partecipanti sono stati selezionati, tra i 62 candidati, da una Commissione composta da funzionari del Comune e rappresentanti dei partner del progetto, in base a criteri di età, provenienza, rilevanza della carica, attinenza della delega e precedenti esperienze e in funzione dei risultati di un colloquio motivazionale.
Tra i 30 selezionati, 11 sono donne e 19 sono uomini, 8 hanno meno di 25 anni, 8 ricoprono la carica di assessore e 22 quella di consigliere.
Il percorso “Opportunità Europa” intende sviluppare gli elementi essenziali di una cultura europea e fornire ai giovani amministratori occasioni di confronto e apprendimento, con l’obiettivo di favorire una maggiore proattività da parte delle amministrazioni locali e fornire strumenti per cogliere le opportunità che l’Europa mette a disposizione, non solo a livello finanziario, ma anche in termini di networking, scambio di pratiche, risoluzioni di problemi comuni. Dopo il primo modulo formativo i successivi saranno dedicati ai temi del welfare, dell’energia e dell’ambiente, delle smart city e dell’agenda digitale europea, dell’occupazione, della ricerca e della cultura. I webinar saranno dedicati al tema dell’europrogettazione nel nuovo periodo di programmazione dei fondi comunitari, mentre il primo dei seminari tematici approfondirà l’argomento della cooperazione transfrontaliera. Il viaggio studio a Bruxelles, che si svolgerà a fine giugno e concluderà il percorso di formazione, permetterà ai partecipanti di visitare le istituzioni comunitarie (Parlamento, Commissione, Comitato delle Regioni, Comitato Economico e Sociale Europeo) e di interloquire con rappresentanti e funzionari europei.
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