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Provincia: firmato l’accordo per la semplificazione dei controlli alle imprese di pratiche auto

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Un protocollo sperimentale per agenzie pratiche auto, officine e autoscuole. “La parola d’ordine è semplificare”

Mercoledì 5 marzo – 9.35

La presidente Gianna Gancia ha firmato martedì 4 marzo in Provincia il protocollo d’intesa sperimentale per un anno con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Ufficio provinciale di Cuneo) e il Pubblico Registro Automobilistico (Struttura dell’unità territoriale Aci di Cuneo) che servirà a semplificare i controlli sugli studi professionali che si occupano di consulenza per la circolazione dei veicoli a motore (agenzie di pratiche auto), sulle officine per la revisione periodica degli autoveicoli e sulle autoscuole.

Era presente anche l’assessore provinciale ai Trasporti, Roberto Russo. Il documento è stato sottoscritto anche dal direttore della Motorizzazione civile di Cuneo, Attilio Rabbone e dal direttore del Pra di Cuneo, Stefano Dalmasso di Garzegna.

 

Dal punto di vista pratico, il protocollo prevede – una volta individuati i diversi tipi di controllo che spettano a ciascun ente – la predisposizione, da parte della Provincia, di una piattaforma informatica come banca dati, dove sarà indicato il calendario bimestrale dei singoli controlli e i loro risultati. Di volta in volta, sulla base delle rispettive esigenze, le parti potranno formulare proprie osservazioni in merito ai controlli effettuati oltre, eventualmente, a rendere noto i controlli che andranno a svolgere e i relativi esiti. Lo scopo di tutto ciò è quello di semplificare l’attività di controllo sulle aziende, eliminando le verifiche non necessarie ed evitare sovrapposizioni che provocano intralci al normale esercizio dell’attività dell’impresa.

 

La parola d’ordine è semplificare – hanno detto la presidente Gancia e l’assessore Russo – e il nostro obiettivo è quello di ristabilire una proporzione tra i controlli e gli adempimenti amministrativi rispetto al rischio dell’attività controllata. Pensiamo che si debbano eliminare quelle attività di controllo non necessarie rispetto alla tutela degli interessi pubblici e soprattutto che vadano coordinate meglio, per evitare doppioni che non fanno altro che ostacolare le attività delle aziende”.

 

cs

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