Sorrentino e spot Fiat: tradimento del Made in Italy

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sorrentino spot fiatDavide Bono, consigliere regionale M5S: “Mi spiace constatare che tra Sorrentino e Ken Loach di classe ne passa parecchia”

Mercoledì 5 marzo – 8.45

Ieri sera prima Tv assoluta del film premiato con l’Oscar come migliore film straniero, “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino. Tra una pausa pubblicitaria e l’altra anche lo spot “incriminato” che vede il regista alla guida di una vettura di una nota casa automobilistica.

Sulla questione è intervenuto Davide Bono, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle. Riceviamo e pubblichiamo:

“Sorrentino, fresco vincitore dell’Oscar e strenuo difensore del cinema italiano, si è recentemente prestato ad una campagna di promozione di un’automobile Fiat.
Di per sè, nulla di male, se non fosse che si fa leva sull’italianità del prodotto.
Alcuni mesi addietro, il regista era stato intervistato dalla Gruber a La7 e si era detto perplesso da Grillo e dal M5S e dalla sua sicurezza nel dividere il mondo in buoni e cattivi.
Non ci siamo mai arrogati questa capacità, ma da un italiano ci aspetteremmo almeno che sapesse che la FIAT è diventata FCA, nuovo acronimo che conferma la perdita della sua italianità. Più che un video promozionale, sarebbe stato opportuno prestarsi ad una critica costruttiva ad una fabbrica che ha ormai il quartier generale e la quotazione in borsa in USA, la domiciliazione fiscale in Uk e la sede legale in Olanda.
Insomma di italiano c’è rimasto ben poco, anzi siamo al limite della contraffazione di un prodotto Made in Italy: ma si sa che pecunia non olet.  
Mi spiace constatare che tra Sorrentino e Ken Loach, che rifiutò il premio dal sindaco di una città come Torino che sfrutta i lavoratori, di classe ne passa parecchia.

Davide Bono
MoVimento 5 Stelle Piemonte”