Giovanni tu sei stato l’ultimo capitano di una selezione Piemontese a vincere il Trofeo delle Regioni, cosa ti è rimasto di quella esperienza?
“Rcordi bellissimi. Un’esperienza esaltante per il risultato sportivo ma soprattutto per la condivisione con compagni fantastici, con mister Zambetti, estremamente competente e con uno staff di alto livello. Noi si arrivava da giovanili di dilettanti per cui sembrava di essere in nazionale. Un sogno“.
Dicci qualche cosa di Zambetti…
“Il mister è una persona speciale con il quale avevo una rapporto particolare. Mi ricordo l’esordio contro la Basilicata dove ho giocato malino, un po’ di emozione. Zambetti non mi ha tirato fuori dicendo che voleva vedere quanto di peggio potevo esprimere. Poi fortunatamente ho siglato il goal del pareggio e ho raddrizzato la situazione. Da li in poi sono stato confermato capitano ed è stata una cavalcata di emozioni“.
Quali dei compagni sei ancora in contatto e quali hai ancora rivisto?
“I ricordi dei miei compagni sono ancora vivissimi e ogni tanto ne rivedo qualcuno sui campi di calcio. Oggi ho il grande piacere di giocare con Nicolò Franco nella Pro Dronero. Con Ramazzotti, il portiere, ho vissuto con lui due anni nel Novara e forse è quello a cui sono più legato ma in serie D ho rivisto il grande piccolo Clori, Poli nell’Albese e Astrua in un’amichevole con la Bene Narzole. Molti li ho rivisti con grande piacere nelle varie giovanili nazionali e anche nella rappresentativa del giorne A della serie D nel torneo dell’anno scorso“.
Pensi che il torneo delle regioni possa essere un trampolino di lancio per i giovani calciatori?
“Certamente. Quasi tutti noi in seguito siamo andati a giocare negli allievi di squadre professionistiche e devo dire che il mister è sicuramente un importante sponsor per i propri ragazzi“.
Cosa vuoi dire alla rappresentativa che sta per prepararsi a questa nuova edizione?
“Intanto gli auguri più sinceri e, quale ex capitano della selezione, di portare con orgoglio la maglia che s’indossa. Impegnarsi a fondo sempre e di giocare semplice ed efficace, sono i risultati che contano. Poi a mister Zambetti, al quale ogni tanto telefono almeno per fargli gli auguri, non posso che ringraziarlo per la fiducia che mi aveva concesso e spero che possa bissare il nostro successo“.