Domenica 9 marzo 2014 – Ore 19.30 – Il campionato di Serie B si è interrotto per due giornate per gli impegni della Nazionale. Il girone A vede al comando il Cuneo Calcio Femminile, squadra rivelazione di questa stagione. Ne parliamo con il presidente Eva Callipo, numero uno biancorosso dal gennaio 2012.
Un primo posto in classifica che dura dalla prima giornata, cosa si prova?
“Sinceramente è una bella sensazione essere prime in classifica. Un primato inaspettato, ma sicuramente meritato, a parte qualche calo di tensione nell’unico passo falso commesso (contro l’Amicizia Lagaccio, nella gara di andata, ndr) credo che la squadra stia dimostrando cinismo, carattere ed un grande cuore, qualità che ti permettono di compiere il cosiddetto salto di qualità, oltre naturalmente all’esperienza e la tecnica messa in mostra da tutte le giocatrici”.
L’estate scorsa c’è stata una piccola rivoluzione in casa Cuneo Calcio Femminile, parecchi arrivi ed alcune partenze
“Conclusa la stagione passata con la salvezza ottenuta all’ultima giornata, era assolutamente necessario dare una svolta soprattutto a livello tecnico. Visto comunque l’ottimo impatto di Claudio Librandi a Cuneo, ma soprattutto la sua esperienza in ambito femminile, la scelta della società inizialmente è ricaduta su di lui. Poi tenuto anche conto dell’amicizia che lo lega da lunga data a Roberto Minoliti, siamo riusciti a trovare l’accordo per portare entrambi nel capoluogo e ne siamo veramente soddisfatti. Questi mister hanno dato una enorme carica ed energia non solo alle giocatrici, ma anche alla società, oggetto talvolta di critiche gratuite da coloro che alla resa dei conti non avevano alcuna intenzione di contribuire alla crescita della stessa. La nostra risposta è arrivata sul campo, come si suol dire, non a parole, ma con i fatti”.
La convocazione di Noemi Asteggiano in Nazionale è stata un’altra bella soddisfazione in casa biancorossa
“La convocazione di Noemi è stata veramente una grande soddisfazione, in primis per lei, in quanto se lo merita ampiamente, è una giocatrice di alto livello, è ambiziosa e ha una gran voglia di emergere, ma soprattutto ha un grande talento. Per una società che per la quinta stagione affronta un campionato nazionale, credo rappresenti un bel traguardo. A tal proposito, voglio ringraziare pubblicamente Ferruccio Bellino, preparatore dei portieri che, grazie alla professionalità e meticolosità nel suo lavoro sta contribuendo a far crescere notevolmente i nostri portieri, tra cui Carlotta Dutto (classe 93) e la giovanissima Elena Serale (2001)”.
Come vive la città di Cuneo questo momento dove il calcio femminile è in vetta alla classifica?
“La città di Cuneo è sempre stata vicina al calcio femminile, dagli anni ’70 con la squadra Alta Italia, sino ai giorni nostri. L’Amministrazione Comunale nelle figure degli Assessori, Gabriella Roseo e Valter Fantino ha sempre dimostrato enorme sensibilità verso la nostra realtà e credo che questo rappresenti un ulteriore punto di forza per cercare di fare decollare l’intero movimento calcistico femminile”.
Un occhio di riguardo non solo alla prima squadra, ma i vostri sforzi sono anche orientati verso il settore giovanile
“Il settore giovanile rappresenta la linfa vitale per una società, è fondamentale investire sulle giovani, ma ancor prima su allenatori preparati e questa talvolta è un po’ la pecca del calcio femminile, in quanto non sempre si punta sulla professionalità. Abbiamo una squadra Primavera molto giovane e quindi i frutti si vedranno fra qualche anno. Siamo soddisfatti del lavoro intrapreso anche a livello di Esordienti cinque anni fa e con grande dedizione e passione lo stiamo portando avanti, nonostante le difficoltà nel sensibilizzare maggiormente le società maschili a collaborare per far crescere ulteriormente il movimento in rosa”.
Come vivi la partita alla domenica?
“La partita la vivo sempre con una certa ansia, la seguo sempre da sola e quasi sempre in piedi, in quanto mi riesce veramente difficile stare seduta in tribuna. Non nascondo che la domenica anziché i panni del presidente indossi quelli della tifosa sfegatata rischiando, come del resto è già accaduto più volte, di perdere volte la voce”.
In questi ultimi giorni è sorta una querelle tra il Torino ed il Luserna in merito al mancato posticipo dell’incontro di campionato, quale è la vostra posizione?
“Come società non possiamo che prendere atto della situazione e procedere il nostro cammino. Noi stessi quest’anno ci siamo trovati in difficoltà nel concedere due anticipi di orario alle squadre sarde (Villacidro e Oristano, ndr). Posso solo aggiungere che in certi frangenti manchi un po’ di collaborazione tra le società e questo è un aspetto che ho già fatto presente nelle opportune sedi”.
Il traguardo della serie A è ancora lontano, immagino però che il pensiero sia ricorrente
“Non nascondo che sarebbe una grande soddisfazione poter giocare nella massima serie soprattutto per gli sforzi e i sacrifici fatti in questi anni. Sappiamo benissimo che non sarà facile, il Luserna ed il Molassana Boero, infatti sono delle ottime squadre, ma nella vita bisogna avere sempre ambizione e puntare in alto. L’intento è quello di proseguire il cammino sino ad ora più che brillantemente percorso mantenendo sempre un profilo basso, come del resto è stato fatto fino ad ora e se mai dovesse accadere, già dal 5 maggio ci metteremo a tavolino per pianificare il campionato che andremo ad affrontare. Ci tengo a sottolineare quanto sopra riportato per smentire pubblicamente ciò che si vocifera da alcune settimane su vari fronti, notizie false e tendenziose che vanno a scalfire il buon nome dei mister e del Cuneo Calcio Femminile, sempre distintisi per correttezza e sportività”.