Serie D: al Borgosesia basta il fattore “G”. Gasparri-Guidetti stendono la Pro Dronero!

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pro dronero borgosesia metacampoDomenica 9 marzo 2014 – Ore 19.38 – Mai veramente pungente, stanca e a tratti affannata. Così è apparsa quest’oggi la Pro Dronero, impegnata nella ventiseiesima giornata del campionato di serie d, contro la corazzata Borgosesia. Al termine dell’incontro, negli spogliatoi, dell’entusiasmo e della convinzione di una settimana fa dopo il match contro il Verbania, nemmeno l’ombra; solo tanta delusione, rabbia per un arbitraggio non eccezionale e per la sciocca espulsione rimediata da Begolo a pochi minuti dal fischio finale.

A dire il vero, un’attenuante si potrebbe trovare: di fronte ai ragazzi di mister Caridi, oggi, c’era una delle compagini accreditate per il successo finale, forse l’unica che annovera tra le sue fila un “bomber” di esperienza come Massimiliano Guidetti. Ma è altrettanto vero che il Borgosesia sceso in campo quest’oggi non pareva irresistibile, o, meglio, non pareva essere una squadra così spinta dalla voglia di ottenere i tre punti, almeno per un tempo. Purtroppo per i “Draghi”, però, come spesso accade, alla fine ad avere la meglio è stata la squadra più forte, la più abile a concretizzare le poche occasioni presentatesi durante tutto l’arco del match.

 

Mister Caridi opta per un 4-3-2-1 che vuole dare fiducia all’innesto Maglie, ormai integratosi negli automatismi della difesa dronerese. A completare il pacchetto arretrato, a protezione di Provenzano, Franco, Madrigrano e Passerò. Sulla mediana Brondino, coadiuvato dalla coppia di “ex” Begolo-Giraudo. Trequartisti “larghi” Garavelli e capitan Dutto, alle spalle del vertice alto dell’ “albero di Natale”, che è ancora una volta il “gaucho” De Peralta, ormai stabilmente preferito a Isoardi.

 

Tra le fila ospiti spicca l’assenza della coppia di difensori centrali, sostituiti per l’occasione da Montesano e Bruzzone, che compongono la linea a 4 di difesa, a protezione di Libertazzi, con i terzini Gusu e Pavan. Centrocampo a quattro con D’Iglio e Mazzotti, sulla mediana, e Alvitrez e Scaldaferro, esterni offensivi; davanti Gasparri agisce alle spalle di Guidetti, ex capitano dello Spezia, con cui militò in serie B e vinse la classifica cannonieri della vecchia C1 nel 2004/2005 e 2005/2006.

 

La prima frazione di gioco non verrà di certo ricordata come copertina del “bel calcio”: le due squadre pensano più alla fase difensiva che ad offendere e, di fatto, in 45’ si annovera un unico tiro in porta, per la verità scialbo, di Guidetti, al 30’, facilmente neutralizzato da Provenzano. I “Draghi” stentano a rendersi pericolosi, peccando di imprecisione, che vanifica spesso la loro intraprendenza: unico “squillo” gli allunghi di Passerò sulla sinistra, che pare un treno, che spesso terminano, però, in cross facilmente intercettati dalla difesa ospite.

 

La ripresa si apre con lo stesso equilibrio della prima frazione e con un’occasione d’oro sui piedi di Dutto. L’azione parte dalle retrovie, con un filtrante perfetto di Franco per il capitano, che si invola verso l’area ospite, ma, al momento del tiro, viene disturbato da Bruzzone e spedisce abbondantemente a lato. La fuga di Dutto suona da sveglia per gli ospiti, che riprendono a macinare gioco sulla mediana e colpiscono, anche con un pizzico di fortuna. È l’11’ quando Scaldaferro riceve palla al limite dell’area, vince un rimpallo e serve Gasparri, che stoppa e calcia con il destro un diagonale, che termina la sua corsa alle spalle di Provenzano.

 

Lo svantaggio “taglierebbe le gambe” a qualsiasi squadra, ma lo fa, in particolar modo, ad una Pro Dronero meno ispirata e “cattiva” del solito: Brondino è meno battagliero di altre occasioni e, complice anche la scarsa vena di Begolo e Giraudo, che patiscono forse la pressione per una partita da “ex”, il centrocampo dronerese fatica a fare filtro e ad offrire palle degne di nota per gli attaccanti, anch’essi poco propositivi. Inizia a questo punto la partita di Guidetti, tenuto ottimamente a bada fino a quel momento dagli attentissimi Maglie e Madrigrano: il “9” ospite scalda il sinistro in due occasioni, tra il 18’ e il 22’, costringendo Provenzano a due ottimi interventi. Sono le prove generali per la rete, che arriva al 28’: Gasparri riceve palla, liberissimo, sulla destra e crossa al centro, dove Guidetti è lesto ed infila di testa il 2-0. Bis servito e gravi colpe per la retroguardia di casa: male i difensori, che dimenticano la marcatura sull’autore del gol, e non del tutto esente da colpe Provenzano, poco reattivo e troppo fermo sulla linea di porta.

 

Il raddoppio ospite schianta la “Pro”, che nei restanti 20’ non produce più nulla di buono: mancano la “verve” e freddezza dei tempi migliori, come testimoniato dal “rosso” rimediato all’89’ da Begolo, per proteste rivolte al direttore di gara, a seguito di una manata rimediata da Affinito. Brutta tegola questa per mister Caridi, che perde un perno del suo 11 titolare, in vista del match infuocato con il Derthona, proprio nel momento meno brillante della sua squadra. Una squadra che dovrà subito mettere da parte questo scivolone, che in parte si poteva prospettare, per ripartire con la convinzione dei tempi migliori nel prossimo delicatissimo match, anche perché la vittoria del Santhià contro l’Albese dimostra che tutto è possibile, se si dimostra di volerlo ottenere. Poco da aggiungere, per contro, sugli ospiti, autori di una partita non eccellente, ma che sono comunque riusciti a mettere in cascina tre punti, che valgono tanto o, addirittura, tantissimo, in virtù della sconfitta del Rapallo Bogliasco e del pari del Giana Erminio, rivali dirette per la corsa alla Lega Pro.

 

Pro Dronero-Borgosesia 0-2
Reti: 11’st Gasparri (B), 28’st Guidetti (B)

 

Pro Dronero (4-3-2-1): Provenzano; Franco, Maglie, Madrigrano, Passerò; Begolo, Brondino, Giraudo; Dutto, Garavelli; De Peralta. Allenatore: Antonio Caridi.

 

Borgosesia (4-4-2): Libertazzi; Gusu, Montesano, Bruzzone, Pavan; Scaldaferro, D’Iglio, Mazzotti, Alvitrez; Gasparri, Guidetti. Allenatore: Vincenzo Manzo.

 

Arbitro: Gianmarco Capezzi di Valdarno
Assistenti: Giuseppe Fantauzzo e Patric Lenarduzzi, entrambi di Merano.
Ammoniti: Begolo (P), Pavan (B), Maglie (P), Montesano (B)
Espulsi: Begolo (P), al 44’st per proteste reiterate.

 

Carlo Cerutti