Lunedì 10 marzo – 9.45
Nella serata di giovedì 6 marzo, grazie all’ottima osmosi informativa di reparto e a complesse attività tecniche di controllo, i militari sono riusciti a sviluppare e comprovare i sospetti di partenza. Sono così scattate le manette ai polsi di un 20enne albese, celibe, operaio, già conosciuto alle forze dell’ordine per pregressi criminosi di diversa natura.
Nel suo ascendente percorso criminale, il giovane si era reinventato pusher di marijuana per i giovani del luogo. Interpellato dai Carabinieri presentatisi presso la sua abitazione ha subito consegnato una minima quantità di stupefacente, speranzoso che questa sua manifestazione di completa collaborazione scongiurasse la perquisizione dell’immobile e delle sue pertinenze. Ma la sua speranza è risultata vana: infatti, per nulla inteneriti dai buoni propositi manifestati dal giovane, i militari hanno proceduto a effettuare una metodica e approfondita perquisizione che, grazie alla validissima collaborazione dei cani antidroga della polizia penitenziaria della Casa Circondariale di Asti, ha dato esiti positivi. I cani sono riusciti a rinvenire nell’appartamento e nel garage di pertinenza un totale di 135 grammi di marijuana – in parte già suddivisa in dosi singole e pronta per lo spaccio, in parte ancora da confezionare – oltre a materiale per il taglio, per la pesatura e per il confezionamento dello stupefacente.
I carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alba hanno quindi provveduto all’arresto del giovane, tradotto in serata, dopo le formalità di rito, presso la casa Circondariale di Asti dove rimane in attesa della convalida dell’arresto da parte del GIP.
Redazione