Oscar Donetto, affiancato da Cristiano Giovo, ha concluso quinto assoluto con la Škoda Fabia WRC curata da Fabrizio Colombi.
“Un risultato che mi sta stretto per come ho guidato e per l’aggressività con cui ho affrontato una pista per me del tutto nuova” commenta il pilota di Casalgrasso. “Infatti sabato sera, alla luce dei fari, ho siglato il terzo tempo assoluto, ben davanti ad Uzzeni che poi avrebbe vinto la gara. Ma in quelle condizioni posso metterci del mio e sopperire alla differenza di potenza e trazione che accusa la mia Fabia WRC, una vettura dieci anni più vecchia della concorrenza. Poi alla luce del giorno e su pista asciutta gli altri piloti con vetture più moderne, recuperano, accelerano e se ne vanno” sottolinea il presidente della scuderia carmagnolese Nord West. “Ma il vero problema non è stato nella Fabia, ma nelle gomme. Per tre giri facevano il loro dovere in modo eccellente, poi si degradavano, perdevano motricità costringendomi ad anticipare la frenata, effettuare traiettorie non sempre perfette e faticare all’uscita delle curve per mancanza di motricità. Un problema che non siamo riusciti a risolvere durante tutta la giornata”.
Situazione opposta per il figlio Gianmarco, affiancato da Marco Pagani che è partito fra mille problemi, terminando la gara con un sorriso. “In realtà il problema è stato uno solo, ma decisamente frustrante. Sia venerdì sia sabato i differenziali della mia Focus WRC hanno fatto i capricci e stavo per prendere la strada di casa dopo lo shake-down di sabato mattina nel quale sono riuscito a compiere un solo giro”.
Poi però i meccanici di Fabrizio Colombi si buttano sotto la vettura e lavorando tutto il pomeriggio riescono ad offrire al ventiduenne di Casalgrasso una vettura perfettamente a posto. “Da quel momento è iniziata la crescita. Giro dopo giro prendevo sempre più confidenza e coraggio. Nella stessa prova mi accorgevo di essere sempre più veloce e aggressivo nelle staccate. Certo che per sfruttarla al massimo bisogna usarla parecchio, ma alla fine sono decisamente soddisfatto della gara e delle mie prestazioni”. Per Gianmarco Donetto un ottavo posto insperato alla vigilia. “Assolutamente non pensavo di entrare fra i primi dieci visto l’elenco iscritti di livello e con macchine molto performanti. Ma la Focus è stata fantastica. Ogni giro mi innamoravo sempre di più della sua fluidità, del suo cambio, della sua progressione”.
Una vera dichiarazione d’amore che prelude ad altri incontri. “Credo proprio di sì. E dalla prossima uscita mi sbizzarrirò sulla grafica. Per Castelletto avevo delle idee in testa, ma ho preferito tenermi sul sobrio. Ho sparso un po’ di ‘lucertoloni’ che prendono il sole sulla carrozzeria, ma dalla prossima gara anche la Focus diventerà una vera e propria art-car”.