Panero sul Giro della Padania: “Invece di processare i nostri militanti bisognerebbe recuperare l’ingente quantità di denaro pubblico sperperato”

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Fabio Panero PRCIl segretario regionale del PRC del Piemonte domani comparirà come testimone al processo del Giro della Padania

Giovedì 13 marzo – 11.30

Riceviamo e pubblichiamo: “Domani mattina, venerdì 14 marzo, alle 11, presso il Tribunale di Mondovì (CN) sarò presente come testimone a difesa di un Compagno monregalese con cui partecipai alla contestazione della pagliacciata leghista del settembre 2011 denominata “Giro ciclistico della Padania”.

In occasione della prima tappa partita martedì 6 settembre 2011 da Paesana (CN) Rifondazione Comunista organizzò, insieme ad altre forze democratiche, a Mondovì un presidio ed un blocco parziale e simbolico della gara per denunciare il carattere propagandistico di una manifestazione pagata con soldi pubblici in una entità territoriale inesistente, la Padania appunto, organizzata dalla Lega Nord con la complicità della Federazione Italiana dei professionisti della bicicletta.
In occasione di tutte le tappe la gara venne giustamente contestata, a Mondovì in particolare i ciclisti e le “ammiraglie” vennero accolte da tricolori e bandiere rosse.
Nell’occasione anche il Segretario Nazionale del PRC Paolo Ferrero si sdraiò con noi in mezzo alla strada per bloccare pacificamente questa gara di regime, rischiado di essere investito da una delle auto, a supporto dei ciclisti, che trasportava Renzo Bossi, il “trota”, divertito nel mostraci il dito medio.

 

Ora la Lega ladrona è finita male, travolta da scandali e dal mal governo di una regione, il Piemonte, amministrata in maniera pessima e truffaldina.
Nel 2011 la Lega sembrava inarrestabile: Rifondazione Comunista ha sempre affrontato per strada, a viso aperto, la Lega Nord, denunciandone il carattere razzista ed eversivo, sia a Paesana, in occasione dei vari riti pesudo-celtici dell’ampolla con l’acqua del Po, sia in occasione della pagliacciata del “Giro ciclistico della Padania”.
Invece di processare i nostri militanti che pacificamente manifestarono contro questa gara, bisognerebbe recuperare l’ingente quantità di denaro pubblico sperperato in questa corsa in camicia verde”.