Icardi, sindaco di S.Stefano Belbo: “Un’opera articolata e complessa, di cui siamo particolarmente orgogliosi”
Sabato 15 marzo – 13.00
Sono iniziati ieri, venerdì 14 marzo, i lavori per la costruzione di un nuovo acquedotto rurale tra Rocchetta-Santo Stefano Belbo. Erano presenti in cantiere all’avvio dei lavori i tecnici della ditta Colombano, progettisti dello studio Piana, il sindaco di Santo Stefano Belbo, Luigi Icardi, di Cossano Belbo, Mauro Noè, di Rocchetta Belbo, Alessandro Pio, l’assessore regionale Claudio Sacchetto col consigliere Federico Gregorio, il presidente Giorgio Bergesio e il presidente del consorzio irriguo, Francesco Biscia.
L’opera in oggetto verrà realizzata dal consorzio Irriguo di secondo grado “Alta Langa Bormida e Uzzone”, gestore dell’irrigazione nelle valli Uzzone, Bormida e Belbo, con l’importante collaborazione delle Amministrazioni comunali di Santo Stefano Belbo, Cossano Belbo e Rocchetta Belbo, su cui ricadono gli interventi previsti.
Il progetto prevede di recuperare l’acqua di tre punti di presa attualmente non utilizzati, costituiti dai due pozzi situati in comune di Rocchetta Belbo, di proprietà del Comune di Santo Stefano Belbo, ora concessi in uso al Consorzio, e da una sorgente in località Santa Libera di Rocchetta Belbo. L’acqua verrà accumulata nella vasca adiacente ai pozzi, sempre di proprietà del Comune di Santo Stefano Belbo, per poi essere distribuita a gravità al comprensorio di valle, mediante una condotta interrata delle lunghezza di circa 8 Km, servendo i territori agricoli dei Comuni di Rocchetta, Cossano e Santo Stefano Belbo.
Il costo del progetto ammonta a circa € 640.000, di cui il 90% a carico della Regione, che ha finanziato l’opera nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 e il restante 10% più le spese tecniche (complessivamente € 120.000) a carico del Consorzio. Questi 120.000 euro sono stati coperti con un mutuo decennale stipulato nominalmente dal Consorzio, dietro l’impegno finanziario delle aziende vinicole e vitivinicole che fruiranno dell’acqua nel periodo extra-irriguo (vendemmiale) e alle quali va un particolare ringraziamento per aver aderito al progetto, fornendo un supporto indispensabile. E’ in fase di progettazione la realizzazione di un secondo lotto, già coperto da ulteriore finanziamento regionale di circa € 350.000, che consentirà di prolungare la condotta in modo da servire il maggior numero possibile di utenti sia agricoli che produttori vinicoli siti sul territorio di Santo Stefano Belbo.
“Da anni stiamo lavorando al progetto – spiega il sindaco di Santo Stefano Belbo, Luigi Icardi – insieme a Cossano, Rocchetta e al presidente del consorzio irriguo, per realizzare un’opera articolata e complessa, di cui siamo particolarmente orgogliosi. Un acquedotto che da Rocchetta Belbo forniva l’acqua a Santo Stefano esisteva già in passato, ma fu spazzato via dall’alluvione del 1994: oggi, nell’anno del ventennale dall’alluvione, che colpì così duramente la Vallebelbo, la nostra amministrazione, che si è molto impegnata nella progettazione della ricostruzione di quell’opera, ne vede la realizzazione. Un sincero ringraziamento all’assessore regionale Claudio Sacchetto, che fin dall’inizio ha sposato la nostra idea, finanziandola e fornendoci validissimo aiuto e supporto tecnico, senza il quale non saremmo riusciti nella realizzazione di un’opera così importante e fondamentale, da cui ci attendiamo grandi benefici, con molti risvolti positivi sia di carattere ambientale che socio-economico. Il funzionamento dell’acquedotto irriguo – continua il sindaco Icardi – sarà , infatti, incardinato su cinque punti di forza:
1. Uso irriguo. Nel periodo estivo, in cui la necessità di acqua per l’agricoltura aumenta, l’utilizzo della stessa sarà esclusivamente a favore degli agricoltori consorziati per uso irriguo con modalità a goccia o aspersione, che consentirà un importante risparmio d’acqua e di manodopera, con un conseguente guadagno economico e di tempo. Sotto il profilo ambientale, il progetto affronta in maniera assolutamente innovativa la problematica del deficit irriguo, non prevedendo ulteriori carichi ambientali dovuti all’incremento di attingimenti, ma salvaguardando la risorsa idrica e riducendo addirittura i prelievi in atto dal Torrente Belbo, che passeranno dagli attuali 50 litri al secondo ai 30 previsti. Sotto il profilo socio-economico, il progetto si pone come obiettivo quello di scongiurare la futura perdita delle produzioni agricole e di sviluppare colture sostenibili e più redditizie. Ciò consentirà un aumento della redditività del comparto e dell’indotto e potrà contribuire a evitare l’abbandono delle attività agricole e la perdita di posti di lavoro;
2. Uso produttivo nelle Cantine. Nel periodo autunnale, finita la stagione irrigua, le aziende vinicole e vitivinicole (utenti del consorzio) che in vendemmia hanno invece notevoli necessità di acqua, anche a causa delle nuove tecnologie, potranno utilizzare l’acquedotto irriguo per le lavorazioni legate alla trasformazioni dei prodotti agricoli, previo adeguato controllo e trattamento dell’acqua. Questo, oltre a favorire le aziende vinicole e vitivinicole, garantirà un beneficio sociale dovuto ad un importante sgravio sugli acquedotti civili con un conseguente risparmio di acqua potabile, sempre carente, soprattutto nel periodo vendemmiale. In particolare, prevediamo di risolvere definitivamente l’annoso problema di scarsità d’acqua potabile, soprattutto sulle sommità delle colline. Occorre infine segnalare che la possibilità di poter disporre di questa notevole portata idrica (pari a circa 32 litri al secondo) eviterà l’utilizzo “improprio” di acqua potabile, con enormi vantaggi per tutta la vallata.
3. Uso produzione energia elettrica. Nel periodo invernale e primaverile, in cui sia le esigenze irrigue che produttive sono meno pressanti, l’acqua servirà ad alimentare una centralina idroelettrica che, verrà realizzata al termine della condotta, nel comune di Santo Stefano Belbo.
4. Sistema di emergenza. Sempre sul territorio del comune di Santo Stefano Belbo nel punto di intersezione tra l’acquedotto civile del comune e l’acquedotto rurale verrà creata una cella interrata di manovra, che potrà servire, in situazioni di grave emergenza, per eventuali prolungati problemi di approvvigionamento dell’acqua potabile, a deviare il flusso idrico rurale sull’acquedotto civile. In prossimità della cella di manovra verrà anche realizzato un punto di distribuzione, utilizzabile nel periodo estivo da agricoltori non serviti dalla rete, i quali attraverso l’utilizzo di piccole cisterne potranno garantirsi l’approvvigionamento;
5. Cavidotto per fibra ottica. Infine, i lavori di costruzione prevedono anche la messa a dimora, a fianco della tubazione di un cavidotto articolato in più linee, utilizzabile per il sistema di telecontrollo e monitoraggio della rete e in un futuro, che speriamo prossimo, per realizzare una dorsale in fibra ottica, in modo da garantire per tutto il territorio della Vallebelbo connessioni internet a banda larga”.
Claudio Sacchetto, assessore regionale all’agricoltura: ”Il progetto in questione, che dopo il complesso è dettagliato iter di approvazione, vedrà la luce nei prossimi mesi rappresenta un esempio di virtuosità nell’utilizzo di risorse pubbliche impiegate per un’opera che integra le diverse necessità del pubblico e del privato generando una strategia di territorio che non sarebbe comunque stata possibile senza lo sforzo dei sindaci che ringrazio e della Regione Piemonte”.
Federico Gregorio, consigliere regionale: “Ancora una volta abbiamo la dimostrazione di come la sinergia tra territorio ed amministratori locali possa portare alla realizzazione di interventi concreti e significativi, anche in tempo di risorse esigue dal punto di vista delle casse pubbliche. Progettualità e collaborazione, nell’ottica bel “buon padre di famiglia”, sono le basi imprescindibili per realizzare opere come questa. È con autentica soddisfazione, dunque, che ho visitato oggi il cantiere dell’acquedotto rurale Santo Stefano-Rocchetta Belbo: sia un esempio di quella buona politica che fa poco rumore ma sa dare risposte concrete”.
Giorgio Bergesio, presidente di “Acque Irrigue Cuneesi”, associazione che racchiude 120.0000 ettari irrigui in Provincia di Cuneo con oltre 54.000 utenti, di cui fa parte il consorzio Alta Langa guidato da Francesco Biscia. “Ritengo strategica e fondamentale l’opera che si sta realizzando in Valle Belbo grazie alla lungimirante azione del Consorzio II grado Alta Langa Bormida e Uzzone. In piena e totale collaborazione con i comuni di Santo Stefano, Cossano e Rocchetta Belbo sono iniziati i lavori per un’opera a servizio dell’agricoltura e di tutta la filiera agroalimentare nel suo insieme. Oltre un milione e duecentomila euro di investimento rappresentano un intervento che avrà riflessi nei prossimi anni sulla produzione agricola e sul lavoro di una zona che dopo l’ alluvione del 94 si è’ rialzata grazie anche all’ intraprendenza e alla volontà’ delle famiglie e degli amministratori locali. Gente per bene che ha dato molto…“.
Redazione