L’attesa e la tensione erano altissime, tanto che la prima figura della società della Val Maira si era curata di contattare la Federazione e la Questura, cosicché la partita potesse svolgersi senza i prevedibili problemi di ordine pubblico. Tutto sommato, i danni sono stati limitati: lontani i “Lions supporters” dai tifosi droneresi, separati dal rettangolo di gioco, che sono venuti a contatto solo attraverso le ingiurie rivolte dagli ultras alessandrini al presidente ospite. Nulla di eccessivamente anormale, quindi, ma tanta tensione in campo, culminata in un pari finale che rende orgogliosa la compagine cuneese, capace di reggere l’urto delle trame offensive dei padroni di casa, pur essendo in 9 contro 11.
Comprensibilmente soddisfatto, al termine del match Corrado Beccacini, che ha le idee ben chiare sulla partita disputata dai suoi ragazzi: “Si tratta di un pareggio che vale come una vittoria, perché ottenuto su un campo difficile come il “Fausto Coppi”, contro una diretta concorrente, che puntava al successo per allontanarci dalla zona playout, che è, invece, sempre vicinissima, a soli 2 punti”. Il patron entra poi nello specifico di una partita che valeva moltissimo, soprattutto sul piano dell’orgoglio della compagine dronerese: “Questo punto acquista ancora più valore, perché ottenuto al termine di una prestazione molto attenta tatticamente e giocata con il cuore fino all’ultimo, pur dovendo affrontare buona parte del secondo tempo in 9 contro 11, a causa di due espulsioni quanto meno discutibili”. Infine, Beccacini si spinge al di là del match, per riprendere le tensioni e le critiche che hanno caratterizzato la settimana precedente alla partita: “Innanzitutto, capisco perfettamente la grande delusione degli ultras alessandrini che a fine partita hanno duramente contestato i loro beniamini, ma immagino che tutti, nel Derthona, avessero sottovalutato la nostra voglia di fare bene, non solo per la classifica, ma anche perché non abbiamo dimenticato gli atti di vandalismo compiuti a Dronero all’andata e le offese gratuite alla nostra città e alla nostra gente”.
Scudiero di giornata del presidente dronerese è stato il terzino Franco, autore della rete del provvisorio vantaggio dei suoi, che ha permesso alla squadra di affrontare con maggiore coraggio un finale di match vissuto in doppia inferiorità numerica. “Oggi è stata una soddisfazione doppia – commenta il difensore – in quanto abbiamo portato a casa un punto incredibile, al termine di una prova di grande sacrificio collettivo, e perché io sono riuscito a trovare la mia seconda rete in campionato, che mi rende orgoglioso di far parte di questa squadra. Il segreto del pari ottenuto in 9 contro 11? Il gruppo eccezionale venutosi a creare, senza ombra di dubbio. Nello spogliatoio e in campo ci sosteniamo vicendevolmente e ognuno è pronto a sacrificarsi per i compagni. Un esempio emblematico è certamente Porcaro: non era facile entrare in inferiorità numerica, con il difficile compito di dover correre e lottare sulla trequarti campo, ma Arturo è stato eccezionale, sacrificandosi per tutti noi e permettendoci di mantenere il pallone lontano dalla nostra area”.
Era davvero difficile, per contro, poter parlare con gli uomini del Derthona, visibilmente delusi per l’1-1 maturato, nonostante la netta superiorità numerica dei tortonesi. Al termine del match, i giocatori hanno dovuto affrontare la furia degli ultras, mentre una delegazione di tifosi ha affrontato a muso duro mister Scarnecchia, nei pressi degli spogliatoi, a dimostrazione delle cattive arie che soffiano in casa alessandrina.
Umori contrastanti, tra due squadre che non si amano, che hanno dato vita ad una partita non fantastica, ma quanto mai divertente ed appassionante.
Carlo Cerutti