Dardanello: “L’impegno di tutti deve essere quello di affiancare costantemente le nostre imprese”
Martedì 18 marzo – 16.45
Nel 2013 il valore delle esportazioni cuneesi di merci ha raggiunto i 6,5 miliardi di euro, registrando una flessione dell’1,5% rispetto allo scorso anno. L’entità della contrazione delle esportazioni registrata nel 2013 in provincia di Cuneo risulta più intensa rispetto a quella realizzata a livello complessivo nazionale (-0,1%), e in controtendenza rispetto al dato medio regionale, che risulta, invece, in aumento (+3,8%).
Cuneo si conferma la seconda provincia esportatrice del Piemonte, generando il 15,7% del valore delle vendite regionali all’estero, dopo Torino, che detiene ancora il primato con una quota pari al 48,1%.
“I dati ci mostrano come sul fronte del mercato estero la nostra provincia stia affrontando numerose difficoltà. Nel 2013, infatti, le vendite all’estero scontano una flessione dell’1,5%. Tuttavia, essa non coinvolge tutti i settori; positivi sono i risultati che provengono dai comparti di specializzazione, quali l’alimentare e la meccanica che ancora una volta sono testimonianza del continuo apprezzamento dei nostri prodotti di qualità all’estero – ha dichiarato Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di commercio di Cuneo –. L’impegno di tutti deve essere quello di affiancare costantemente le nostre imprese, affinché possano guadagnare terreno sui mercati più lontani, spinte dalla convinzione che l’apertura internazionale rappresenti l’elemento vincente per risollevare la nostra economia”.
Tuttavia, il calo delle esportazioni non ha coinvolto tutti i principali settori delle vendite cuneesi all’estero.
Con una quota pari al 31,3% delle esportazioni provinciali, il comparto dei prodotti alimentari e delle bevande ha registrato un incremento delle relative vendite pari al 2,7%, frutto questo da un lato della performance positiva registrata dal settore delle bevande (+14,9%), dall’altro da quella negativa rilevata dal comparto dei prodotti alimentari (- 3,8%).
Anche il settore della meccanica, che genera il 16,3% delle vendite all’estero, manifesta un andamento positivo (+1,4%); buone performance sono state rilevate anche per gli articoli in gomma e materie plastiche (+1,9%), e soprattutto per i prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca (+6,5%), che generano rispettivamente il 10,7% e il 4,8% delle esportazioni cuneesi.
Al contrario, sono diminuite le vendite all’estero di mezzi di trasporto (-11,8%) e quelle dei prodotti delle altre attività manifatturiere (-7,6%).
Per quanto concerne i mercati di sbocco, il bacino dell’Ue-28 ha attratto il 68,6% delle esportazioni provinciali, contro il 31,4% dei mercati situati al di fuori dell’area comunitaria. Il calo complessivo delle vendite cuneesi all’estero è frutto delle dinamiche contrastanti esibite dalle esportazioni dirette ai mercati dell’Ue-28 ed extra Ue-28: le prime sono diminuite del 2,3% rispetto al 2012, le seconde hanno, invece, rilevato un lieve incremento (+0,4%).