Home Idea News Cronaca Il servizio di Striscia sull’allevatore di Sampeyre: la precisazione dell’Asl Cn1

Il servizio di Striscia sull’allevatore di Sampeyre: la precisazione dell’Asl Cn1

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L’Anpana e l’inviato del tg satirico Edorardo Stoppa avevano denunciato le non idonee condizioni di detenzione dei bovini

Mercoledì 19 marzo – 14.45

Riceviamo e pubblichiamo: “In relazione al recente episodio di cronaca che ha riguardato l’azienda zootecnica di proprietà del Sig. Serre Giovanni, sita nei Comuni di Sampeyre e di Brossasco, il Servizio Veterinario (con nota del direttore di Sanità Animale I e II, dr. Giancarlo Bertola) precisa:

Il Servizio Veterinario ha effettuato nel tempo controlli con prescrizioni che l’allevatore ha sempre disatteso.
Si tratta di un allevamento situato in zona montana, che nelle stagioni favorevoli pratica il pascolo e l’alpeggio, mantenendo i bovini all’aperto e di conseguenza senza le problematiche che insorgono nel periodo invernale quando gli animali sono stabulati nei ricoveri.  
Già a fine 2008 il Servizio Veterinario aveva inoltrato segnalazione alla Procura della Repubblica di Saluzzo e al Comune di Sampeyre delle condizioni di detenzione non idonee dei bovini del Sig. Serre.
Conseguentemente gli animali erano stati sottoposti a sequestro giudiziario, ed era stato nominato un curatore per la vendita dei bovini, ma la cosa non aveva era avvenuta per l’opposizione del Serre.
Nel 2012 l’allevatore è stato processato e condannato in prima istanza per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura; la sentenza prevedeva la confisca con vendita degli animali.
L’allevatore ha ricorso contro la sentenza.

 

Successivamente il Servizio Veterinario, in collaborazione con il Comune di Sampeyre e con il Corpo Forestale dello Stato, ha eseguito ulteriori sopralluoghi per verificare le condizioni di gestione e di detenzione degli animali; a fine 2013, vista l’assoluta assenza di collaborazione da parte del Serre, sono state concertate con il Comune di Sampeyre e il Corpo Forestale dello Stato le misure da adottare per imporre al Serre una corretta gestione degli animali, in particolare in relazione alle condizioni dei ricoveri e all’alimentazione non razionale dei bovini.
Nel frattempo veniva appurato che il reato risultava prescritto, a seguito di sentenza della Corte d’Appello di Torino che disponeva l’estinzione del reato per intervenuta prescrizione, con restituzione dei bovini al Serre.
Su proposta del Servizio Veterinario il 5 marzo il Sindaco ha emanato un‘Ordinanza con la quale si ingiunge al Serre la vendita di almeno metà degli animali presenti in relazione alle condizioni dei ricoveri e alle difficoltà di gestione degli animali da parte dell’interessato.

 

Inoltre in base alle irregolarità di carattere amministrativo riscontrate sono state elevate a carico dell’allevatore sanzioni pecuniarie.
In caso di mancata osservanza di quanto disposto dall’Ordinanza del Sindaco l’allevatore sarà denunciato alla Magistratura.
I bovini possono essere commercializzati senza vincoli, in quanto i controlli diagnostici effettuati con cadenza annuale dal Servizio Veterinario relativamente al controllo delle malattie infettive del bestiame, non hanno portato al riscontro di animali infetti dalle malattie sottoposte a diagnosi”.

 

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Redazione

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