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Sibille sul Movicentro: “Avanzata fase di trattativa con FFSS. Buone speranze di una positiva conclusione”

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Il sindaco di Bra: “L’amministrazione non può certo essere accusata di poca trasparenza su di una pratica così lunga e complessa”

Giovedì 27 marzo – 9.30

In particolare sarebbe più utile per i cittadini, invece del susseguirsi di annunci un po’ vaghi, sapere quali sono i valori economici in ballo, quali sono gli utilizzi previsti per la struttura (l’originale come da convenzione con le RFI o altro?) da parte del Comune e se la città debba affrontare altre spese per rendere agibile ai fini degli utilizzi previsti la struttura“.

Il MoVimento 5 Stelle di Bra aveva così sollecitato, sabato 22 marzo, una risposta da parte della Giunta sulla questione Movicentro. Il sindaco Bruna Sibille replica tramite un comunicato che riceviamo e pubblichiamo:

“Nella logica della continuità amministrativa, dal 2009 in poi abbiamo affrontato la pratica del Movicentro, nel corso di un complesso iter che parte però da molto lontano, avviato almeno un decennio prima. In allora due i grossi nodi non ancora sciolti: pur se realizzato il parcheggio, di grande utilità per tutti ed in particolare per i pendolari, nulla era stato fatto per l’attestamento degli autobus, il cui capolinea continuava ad essere in piazza Roma. Inoltre mancava il trasferimento da parte delle Ferrovie della biglietteria della stazione, come previsto negli accordi, elemento centrale per l’utilizzo del fabbricato.

 

La prima questione di cui ci siamo occupati è stata il trasferimento della stazione degli autobus, che abbiamo completato nel 2010 attraverso rilevanti modifiche al parcheggio preesistente, nell’ambito di una più complessiva riqualificazione di piazza Roma, creando un senso unico sul lato di via Audisio, recuperando posteggi e migliorando la viabilità attorno al passaggio a livello, con il risultato di creare una piccola zona commerciale ben ordinata e vivace.

 

La seconda questione era decisamente più complessa, decidemmo quindi di affrontarla per gradi. Inizialmente abbiamo ottenuto dalle FFSS e dalla Regione l’autorizzazione all’uso occasionale del fabbricato, per alcune manifestazioni organizzate direttamente dal Comune. Non era invece possibile concederne l’uso a terzi per le finalità previste dalla convenzione che il Comune aveva sottoscritto con le Ferrovie e la Regione nel 2002. Di conseguenza, non era possibile ipotizzarne una qualsiasi destinazione stabile.

 

Questa situazione ci ha permesso però un utilizzo saltuario ma significativo, non dovendo sostenere costi per il noleggio di tensostrutture in occasione di eventi. Molti incontri e convegni pubblici, mostre d’arte, manifestazioni dedicate ai giovani (ricordo in particolare Il futuro è nelle tue mani). E soprattutto il Movicentro ha ospitato il “Salone del libro per ragazzi” ed è stata la sede della Fiera dell’Artigianato.
Situazione questa non certo soddisfacente, pur avendo evitato che la struttura finisse nell’abbandono e nel degrado, divenendo invece di fatto un piccolo centro fieristico pur se questa non era e, riteniamo, non debba essere la sua destinazione. Per questo abbiamo più volte incontrato le parti in causa, in primo luogo cercando di definire, con le diverse società del gruppo FFSS che si sono alternate nell’esame della vicenda, un accordo che prevedesse una concessione di lungo periodo. Il nostro obiettivo è ottenere una concessione d’uso per 99 anni dell’immobile, che ci consentirebbe di far ritornare alla destinazione originaria il fabbricato, ovvero quello di punto di interscambio tra trasporto su rotaia e trasporto su gomma. Siamo in avanzata fase di trattativa, con buone speranza di una sua positiva conclusione.

 

L’accordo originario, sia per noi che per le controparti, deve però essere attualizzato alla luce di profonde modifiche intervenute nelle politiche societarie delle Ferrovie. Questo in un quadro di definizione urbanistica dell’area della stazione stabilito negli accordi del 2002 e che hanno trovato, da parte del Comune, la loro puntuale attuazione nel 2007 con un’apposita variante al Piano regolatore, poi confermata nel nuovo Piano regolatore appena approvato dalla Regione.

 

Sperando di aver fatto chiarezza sulla vicenda e sicura che l’amministrazione non può certo essere accusata di poca trasparenza su di una pratica così lunga e complessa, sono convinta che non manchi più molto a mettere la parola fine a tutta la vicenda amministrativa”

 

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Redazione

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