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Gli assessori Cirio e Porchietto hanno incontrato i vertici del Gruppo Miroglio. Nell’albese sono 15 le principali aziende colpite dalla crisi

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Cirio: “Incontro positivo: già dai prossimi giorni ci troveremo in Finpiemonte in un’ottica di rilancio”. Il 53% dei cuneesi iscritti alle liste di mobilità ha più di 50 anni

Giovedì 28 marzo – 17.30

Questa mattina ad Alba, presso la sede del Gruppo Miroglio, si è svolto un incontro organizzato dall’assessore regionale Alberto Cirio, al quale hanno preso parte l’assessore regionale al Lavoro, Claudia Porchietto, Giuseppe Miroglio, presidente esecutivo del Gruppo, e l’ad Daniel John Winteler.

Un incontro positivo – sottolinea l’assessore Cirio – perché abbiamo potuto toccare ulteriormente con mano la volontà dell’azienda di mantenere nel tempo un forte radicamento sul territorio, in un’ottica di rilancio per superare questo momento difficile per l’economia internazionale. Come Regione abbiamo garantito tutto il supporto necessario e, già nei prossimi giorni, l’assessore Porchietto convocherà i primi incontri in Finpiemonte per procedere concretamente insieme su questo percorso”.

 

E’ stata anche l’occasione per analizzare i numeri della crisi nell’albese. Sono 15 le principali aziende del territorio di Alba colpite dalla crisi, alle quali si aggiungono numerose piccole imprese con meno di 15 dipendenti.
A gennaio 2014 erano 989 i lavoratori albesi iscritti alle liste di mobilità: rappresentano il 28% del totale degli iscritti nell’intera provincia di Cuneo (in tutto 3.533).
Di questi il 42% è costituito da donne, ma soprattutto, dato estremamente preoccupante, il 53% ha più di 50 anni e, quindi, rientra in una fascia di ricollocazione lavorativa molto difficile.
Nei casi in cui non è stato possibile intervenire con la cassa ordinaria e straordinaria, la Regione Piemonte, nel 2013, ha autorizzato sul territorio cuneese la cassa in deroga, per un totale di 773 imprese (il 36,8% in più del 2012) e 4.819 lavoratori (il 20% più dell’anno precedente).
Gli assegni per tutte le tipologie di cassa vanno dai 750 ai 960 euro netti al mese, circa.

Le tre tipologia di Cassa:

Ordinaria: crisi temporanee per imprese industriali con più di 15 dipendenti
(max di 52 settimane su un biennio – viene autorizzata dall’Inps)

Straordinaria: crisi strutturale per imprese industriali con più di 15 dipendenti, commerciali con più di 50 dipendenti o società cooperative di produzione lavoro con più 15 dipendenti
(max 36 mesi in un quinquennio – viene autorizzata dal Ministero del Lavoro con parere Regione)

In deroga: dove non è possibile intervenire con cassa ordinaria e straordinaria perché già esaurite o perché non sono presenti le condizioni aziendali necessarie
(max 910 giorni a partire dall’anno 2010, calcolati per ogni unità produttiva, nel caso di datori di lavoro con più sedi operative in Piemonte, cumulando periodi anche non consecutivi – viene autorizzata dalla Regione)

 

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Redazione

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