Per tre giorni i volontari della Granda, con il loro virtuoso esempio, hanno testimoniato la vera entità del bene comune
Lunedì 7 aprile – 12.45
Settanta associazioni di Volontariato della Granda sono state protagoniste, alla ex Caserma Musso di Saluzzo, dell’11ª Fiera del volontariato, nel comune intento di farsi conoscere e di trasmettere alle migliaia di visitatori i valori forti che si portano dentro, valori che sono la forza del loro impegno gratuito verso il prossimo mirato a costruire una società migliore.
Il Volontariato per il bene comune il titolo di questa edizione della manifestazione, che ha cercato di farsi portavoce di un messaggio importante: quando si fa volontariato non si fa una cosa bella in sé, utile in sé, si fa qualcosa di molto più grande perché si dà esempio di cosa sia il bene comune e si contribuisce a gettare le basi per una vera cittadinanza attiva. La Fiera, è organizzata dal Centro Servizi per il Volontariato “Società Solidale” con il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, del Comune di Saluzzo e in collaborazione con le Fondazioni bancarie Piemontesi e la Fondazione Amleto Bertoni. L’undicesima edizione della manifestazione ha visto la partecipazione di migliaia di visitatori che hanno incontrato i volontari e hanno avuto modo di conoscere chi dedica il proprio tempo libero agli altri in modo disinteressato con la sola forza del servizio.
“La fiera di quest’anno conclude un cammino di tre anni: dopo aver riflettuto sul Benessere, dopo esserci concentrati sull’ascolto delle persone con Ripartire dalla strada, dedichiamo questa edizione al Bene Comune. Attraverso la testimonianza dei volontari, in questi tre giorni, abbiamo voluto dimostrare che il bene comune non è qualcosa che riguarda solo il singolo individuo, ma sono le tante utilità sociali che contribuiscono al bene di tutta la collettività”, con queste parole Giorgio Groppo, Presidente del CSV Società Solidale, ha spiegato il tema dell’undicesima edizione. “La fiera è un momento di incontro, un’occasione per conoscerci e creare sinergie – ha spiegato il presidente a chiusura di manifestazione – ci piacerebbe il prossimo anno allargare il nostro orizzonte e guardare all’Europa per portare in Granda i buoni progetti europei. Vorremmo realizzare un momento di scambio per esportare buone pratiche, per creare sinergie e per dare l’input alla nascita di politiche specifiche per il nostro settore: sarebbe bello trasformare questa nostra fiera nella Silicon Valley del volontariato”.
“Per migliorare la società in cui viviamo è necessario partire da chi fa le cose in modo disinteressato, dalla forza di chi si impegna per costruire una società con buoni valori comuni”. Con questo messaggio il professore Gian Giacomo Migone ha salutato i volontari della Granda nel corso dell’inaugurazione della kermesse, spiegando le potenzialità che chi fa volontariato ha per trasmettere un concetto di interesse generale mirato a generare una cittadinanza positiva. “Il volontariato è un grandissimo bacino di giacimenti culturali, un modello che può essere messo a servizio degli altri. – ha spiegato Migone – La mia proposta è quella di riflettere su un servizio civile per sensibilizzare i giovani alla cittadinanza attiva e responsabile e penso che per educare le nuove generazioni sarebbe bene valorizzare le ottime esperienze di volontariato presenti sul nostro territorio nazionale”.
La kermesse ha cercato di veicolare il messaggio di solidarietà di cui è portatore il volontariato anche attraverso momenti di intrattenimento: il venerdì sera con lo spettacolo teatrale delle associazioni Fuma ch’Anduma e Mai+Sole “Donna è cavaliere” , il sabato sera con lo spettacolo musicale dell’associazione Musica e…, la domenica pomeriggio con il teatro della compagnia Primo Atto e lo spettacolo Bandiere e nastri per la solidarietà a cura dell’associazione Teatroeterapia, gruppo le nuvole. Molto partecipata anche la simulazione di intervento di soccorso realizzata dai volontari della Croce rossa italiana e della Croce verde di Saluzzo.
Particolare attenzione è stata dedicata al mondo dei più piccoli, che sono stati animati dalla melevisione, dal divertentissimo Pompieropoli, dal battesimo della Sella e dalle magie di Mago Brondino e madame Zora che, attraverso giochi di prestigio, hanno cercato di sensibilizzare alla raccolta differenziata con lo spettacolo “la vera storia di Mister toyspack”.
Un occhio di riguardo è stato dedicato anche quest’anno ai giovani che, nell’ambito dell’incontro del sabato mattina hanno avuto modo di capire che donare una parte di sé non solo aiuta chi soffre ma fa stare bene e contribuisce a crescere. I giovani presenti sono stati aiutati a riflettere dalle associazioni che si occupano di donazione e dalla semplice e forte testimonianza di Sara Cherchi, ragazza di 19 anni che nella sua lotta contro la leucemia ha capito che non bisogna voltarsi dall’altra parte bensì operare per aiutare chi soffre. Non sono mancate occasioni di riflessione anche per gli studenti più giovani delle scuole elementari e medie, grazie al laboratorio sui rifiuti e l’importanza dell’ambiente condotto dalla cooperativa In Volo e dall’Associazione l’Airone di Manta.
Anche quest’anno si è cercato di realizzare momenti di riflessione: nel corso del convegno “C.A.A Comunicazione aumentativa e alternativa” i volontari dell’Associazione Amici della Biblioteca di Cavallermaggiore, con le operatrici dell’ASL CN1, hanno raccontato il progetto che è già attivo nelle biblioteche di Cavallermaggiore, Savigliano e Fossano.
In chiusura di manifestazione è stato consegnato un piccolo riconoscimento alle associazioni che hanno partecipato al maggior numero di edizioni della fiera: Avis provinciale, ACAT, Compartir, Condividere – Comunità papa Giovanni XXIII, Harambee, Fidas provinciale.
cs