“Cartoline da inviare per rilanciare la speranza, sulle quali ognuno può mettere la propria faccia e il proprio nome per uscire finalmente dall’anonimato di una categoria sociale che si vorrebbe solo rassegnata e riconoscente”
Martedì 8 aprile – 11.00
Si intitola “Cartoline da Guantanamo’” il libro sui braccianti realizzato dal Comitato Antirazzista Saluzzese che sarà presentato il 12 aprile al Circolo Ratatoj.
Il volume raccoglie le fotografie dei noti artisti Andrea Fenoglio e Alex Astegiano i quali hanno ritratto due facce di una realtà complessa: da un lato i migranti che si sono fermati sul territorio alla ricerca di un po’ di stabilità e di una integrazione possibile, dall’altro lo squallore della tendopoli abusiva abbandonata alle soglie dell’inverno, immagini simbolo di una condizione di vita precaria e inaccettabile.
“…ritratti luminosi in contesti che ancora vogliono brillare nonostante le ombre della crisi. – scrive il Comitato Antirazzista – Non certo per mistificare la realtà ma per riflettere sui desideri e sulla condizione dei migranti che poi è lo specchio della società in cui viviamo…Cartoline da inviare per rilanciare la speranza, sulle quali ognuno può mettere la propria faccia e il proprio nome per uscire finalmente dall’anonimato di una categoria sociale che si vorrebbe solo rassegnata e riconoscente”.
Andrea Fenoglio è film maker e artista visuale. Tra i suoi documentari: “L’isola deserta dei carbonai” (2007), vincitore del premio della giuria al 55° Trento Film Festival, del premio della giuria al 10° Cervino Cine Mountain e del premio Città di Imola 2007; “Il popolo che manca” (2010), vincitore del premio speciale della giuria, del premio UCCA e del premio AVANTI al 28° Torino Film Festival, del premio della critica cinematografica italiana “Luciano Emmer” al 59° Trento Film Festival. Gia autore del film “Invisibili” (2013), attualmente sta lavorando al progetto “La Terra Che Connette”, sui migranti africani a Saluzzo.
Alex Astegiano, free lance, grafico pubblicitario, fotografo. Cofondatore e ex cantante del gruppo rock Marlene Kuntz. Dal 1995 al 1998 comincia a documentare sul campo la cultura e la religione indiana e buddista, opera che continua fino al Maha-kumbh-Meela del 1998 (l’ultimo giubileo induista del millennio passato), quando segue il pellegrinaggio dalle pianure dell’Uttar Pradesh fino a Gaumuch e da Tapovan (4.500 mt, Himalaya) alle sorgenti del Gange.
Collabora con: Slow Food, Rumore, XL Repubblica, La Rivista della Montagna, Traffic Torino Free Festival, Nuvolari Libera Tribù, Marlene Kuntz, MonfortinJazz.
Le immagini contenute nel libro, ricche di intensità e suggestione, sono accompagnate dai frammenti scritti da Lele Odiardo che raccontano squarci della vita quotidiana dei migranti nella città del Marchesato.
Il libro è arricchito da un interessante saggio di Gianluca Nigro, operatore sociale, membro dell’associazione Finis Terrae Onlus, da circa quindici anni si occupa di interventi sul tema dell’immigrazione. Ha pubblicato alcuni saggi sul lavoro migrante in agricoltura e sul diritto d’asilo in Italia ed è coautore di “Sulla pelle viva – Nardò: la lotta autorganizzata dei braccianti agricoli” (ed. Derive Approdi) Negli ultimi anni segue da vicino il fenomeno del lavoro migrante e collabora con le reti militanti che operano in questo campo.
Il musicista maliano Baba Sissoko ha donato in esclusiva per “Cartoline da Guantanamo’” alcune foto e il testo (in lingua bambarà e traduzione in italiano) della canzone “Amina”, dedicato ai suoi fratelli africani e scritto dopo l’emozionanate concerto a Saluzzo nell’estate del 2013.
Il programma della giornata prevede a partire dalle ore 17,00 il convegno “Il problema è il lavoro – Per parlarne ad alta voce” con il seguente programma:
Gianluca Nigro (Associazione Finis Terrae onlus): “Il migrante lavoratore: questo sconosciuto”; Avv. Marco Paggi (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione): “Le difficili condizioni di ingresso e la facile ricaduta nella irregolarità degli stranieri in Italia, l’incidenza del lavoro nero e grigio dei migranti in agricoltura”; Nino Quaranta e Brahima Diabaté (Sos Rosarno): “Appunti sulla stagione che volge al termine”. Ha aderito ARI (Associazione Rurale Italiana).
Alle 19,30 presentazione del libro “Cartoline da Guantanamo’”(Trengari Autoproduzioni). Saranno presenti gli autori.
A seguire aperitivo musicale con i Fornelli in Lotta.
Alle 22 concerto di Sandro Joyeux con la sua band (in collaborazione con il Circolo Ratatoj)
Musicista giramondo, getta un ponte tra la canzone francese e i ritmi del mondo, mescola musica di viaggi, di danza e di condivisione. I suoi concerti sono viaggi attraverso i ritmi del deserto e le strade polverose del West Africa, le banlieue parigine e il reggae dei ghetti giamaicani. Le sue canzoni parlano di città lontane, raccontano storie di villaggi di bambini soldato, di fiumi e di foreste in pericolo. Il suo essere un “one man band” e la sua devozione per l’autostop gli hanno permesso negli anni di suonare in diverse parti del mondo, da Brooklyn a Bamako, nelle situazioni più disparate incontrando musicisti e maestri con cui ha arricchito il suo stile musicale. La sua ispirazione fortemente votata al racconto di un mondo che migra e si trasforma, ne rende il messaggio quanto mai importante ed attuale.
Ingresso libero.
Per informazioni:
[email protected]
invisibili.jimdo.com
fb comitato antirazzista saluzzese