Atletico Gabetto-Bene Narzole 1-1, Giuliano: “Non una grande gara”. Intanto continuano le proteste torinesi per l’arbitraggio

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atletico gabetto bene narzoleGiovedì 10 aprile 2014 – ore 18.00 – Solo un pari per il Bene Narzole, contro il già retrocesso Atletico Gabetto, nel turno infrasettimanale valido per la trentatreesima giornata del campionato Eccellenza. Non certo il risultato auspicato ad inizio partita dagli cuneesi che, forti del secondo posto ipotecato lo scorso weekend, speravano ancora di poter disputare dei playoff più “agevoli” mantenendo i dieci punti di vantaggio sul Castellazzo.

 

A parlare, nel post-match è il mister dei rossi, Franco Giuliano: “Davvero un peccato, perché se avessimo vinto oggi sarebbe stato tutto più semplice”. E a chi gli chiede le cause di questo inaspettato stop, risponde: “Abbiamo mosso palla molto lentamente rispetto ai nostri canoni, subendo eccessivamente l’aggressività di un avversario molto ben messo in campo. Resta un dato positivo, che ci fa ben sperare per il finale di stagione: questo è il nostro ventitreesimo risultato utile consecutivo. Davvero qualcosa di memorabile!”.

 

Amarezza e un filo di rassegnazione, invece, in casa Atletico Gabetto: “Davvero mi chiedo come sia possibile che per un campionato del livello dell’Eccellenza sia selezionata una classe arbitrale così poco all’altezza! – commenta mister Marangon – In questa stagione, davvero, abbiamo subito ogni genere di torto, fino all’ ormai celebre rete in “schiacciata” rifilataci dal Libarna. Io credo nella buona fede del settore arbitrale, ma mi appello a chi seleziona i direttori di gara affinché venga preso qualche provvedimento: non sono possibili due espulsioni, dubbie, a tempo ormai ampiamente scaduto, né è accettabile l’assegnazione di calci di rigore assolutamente inesistenti!”. Calmati gli animi, il tecnico torinese dà poi un rapido commento sul match in sé: “Abbiamo fatto un’ottima gara, mettendo in difficoltà una grande squadra, ma non mi sorprendo più, perché, nonostante la nostra classifica, quest’anno in pochi, eccezion fatta per l’Acqui, hanno avuto vita facile con noi, come testimoniato dai molti complimenti ricevuti”.

 

Carlo Cerutti