Questa volta si tratta di un dirigente veterinario: pur legato da rapporto di lavoro esclusivo con l’Asl, svolgeva attività professionali presso alcuni studi della provincia
Giovedì 10 aprile – 10.30
Nei giorni scorsi, gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria di Cuneo hanno portato a termine due attività di controllo nei confronti di altrettanti professionisti legati dal rapporto di impiego con la Pubblica Amministrazione, in particolare con le Aziende Sanitarie Locali della provincia di Cuneo.
Come già reso noto qualche giorno addietro l’attenzione delle Fiamme Gialle si è concentrata su un medico specialista, in servizio presso una struttura ospedaliera sita in provincia di Cuneo, autorizzato ad esercitare la professione anche presso il proprio studio privato.
Al termine dei controlli e degli approfondimenti effettuati, i finanzieri hanno accertato che lo specialista sovente non emetteva la ricevuta fiscale ai propri clienti, pur incassando quanto richiesto per la prestazione medica.
In base alle circostanze accertate, essendosi il professionista appropriato di denaro di spettanza della Pubblica Amministrazione, i finanzieri, su ordine dell’Autorità Giudiziaria, hanno contestato il reato di peculato previsto dall’art. 314 del Codice penale e proceduto al sequestro di € 22.100 corrispondenti ai pagamenti effettuati dai pazienti .
Nel secondo caso, le indagini hanno riguardato un Dirigente Veterinario, in servizio presso una struttura della ASL avente sede in provincia di Cuneo.
Le operazioni di servizio hanno consentito di accertare che il veterinario – pur essendo legato da rapporto di lavoro esclusivo con la Pubblica Amministrazione, peraltro caratterizzato da funzioni di controllo e di ispezione nei confronti di terzi – svolgeva attività professionale presso alcuni studi siti in provincia, titolare dei quali appariva un altro medico.
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Redazione