Due squadre distanziate da 47 punti, senza più nulla di significativo da chiedere al campionato, che non si sono tirate indietro, combattendo palla su palla fino al 97’.
Cerchiamo di riavvolgere il nastro di una serata entusiasmante, analizzando gli schieramenti tattici delle due compagini.
I torinesi, certi della retrocessione, avevano come ultimo obiettivo quello di onorare al meglio l’ “ultima” in casa, con una buona prestazione. Mister Marangon opta per un 3-5-2, che ricorda per certi aspetti un modulo diventato tipico da queste parti in ben altre categorie. Ghiglione, il migliore tra i suoi, tra i pali; difesa a tre con capitan Schiavone come perno centrale, coadiuvato da Ito ed Ellaban; sulla mediana Padovan; mezzeali Migliardi e Di Muro; sugli esterni, schierati particolarmente alti, Curto e Marinaro, molto vivace nella prima frazione; davanti lo “sfortunato” tandem offensivo Ingrao-Cozzolino.
Gli ospiti, giunti a Torino con i favori del pronostico e con la volontà di vincere per evitare insidiosi playoff, rispondono con un coriaceo 4-3-1-2. Pera, Vallati, Mozzone e Vizio compongono il quartetto difensivo a protezione di Cravero; in cabina di regia Rolandone, appoggiato da Sinisi e dal giovane Astrua; sulla trequarti il trentatreenne Pregnolato, alle spalle di Tandurella e Parussa.
Non sono ancora passati sessanta secondi e, già, i padroni di casa dimostrano di non essere per nulla intimoriti dal blasone dell’avversario di turno: lancio di Ghiglione, Ingrao stoppa e, arrivato al limite, lascia partire un destro che finisce, però, abbondantemente alto. Gli ospiti faticano a macinare gioco: il pallone ristagna spesso a metà campo, dove il gioco si fa subito “cattivo”, come dimostrato dall’ammonizione rifilata a Di Muro, dopo appena 6’. Il primo tiro dei cuneesi, all’11’ è una scialba girata di Tandurella in area, facilmente bloccata da Ghiglione, che dà il via così alla sua ottima serata.
Per poter provare qualche significativa emozione occorre attendere il 27’: ottimo scambio Migliardi-Marinaro, con quest’ultimo che riceve palla al limite, si accentra e calcia con il destro, ma il suo piazzato termina largo sul secondo palo. Sono le prove generali per la rete del vantaggio dei “canarini”, che arriva 5’ dopo: Curto batte l’angolo e Ellaban, solissimo al centro dell’area narzolese, si fa trovare pronto ad insaccare di testa il vantaggio. E chi se l’aspettava? Atletico Gabetto-Bene Narzole 1-0.
Che gli ospiti non siano in grande serata, lo si evince dalla loro sterile reazione dopo lo svantaggio, che non produce altro che una girata in area piccola di Parussa e un tentativo in spaccata di Tandurella, sulle quali peraltro si esalta il classe 1995 Ghiglione, con due super-interventi.
La ripresa inizia come si era chiusa la prima frazione: tiro a botta sicura di Tandurella e grande risposta del solito numero uno torinese, che respinge e salva il vantaggio.
Dopo 45’ non all’altezza delle sue qualità, Rolandone inizia a prendere per mano i suoi e a creare gioco. Nasce proprio dai piedi dell’ “8” dei “rossi” l’azione che porta alla rete del pareggio: lancio in area per Tandurella, che punta il neoentrato Porcelli, costringendolo al fallo da rigore. È il 23’, ma il penalty non viene battuto fino al 25’, a causa delle molte proteste dei padroni di casa e per favorire l’uscita dal campo di Tandurella, infortunatosi gravemente alla spalla e portato via in ambulanza. Dagli undici metri va lo stesso Rolandone, che dimostra la freddezza tipica di un giocatore della sua esperienza e insacca. Come se nulla fosse accaduto: Atletico Gabetto-Bene Narzole 1-1.
Ma il “Gabetto” non ci sta. Al 35’, con un’azione fotocopia a quella che aveva portato al rigore per gli ospiti, Ingrao se ne va sulla sinistra e viene messo giù da Mozzone. “Giallo” per il difensore e penalty per i padroni di casa. Dal dischetto va lo stesso attaccante: Cravero intuisce ma non ci arriva, venendo salvato dal palo, che respinge.
Nonostante i convulsi minuti successivi, di fatto non accade più nulla fino al 90’. Ma, proprio quando i giochi sembrano essere finiti, ecco che sale in cattedra il direttore di gara, signor Cannata. Due espulsioni nel giro di 3’, tra il 94’ e il 97’, entrambe per l’ “Atletico”: fuori Ingrao, per proteste, e Cozzolino, per un fallo cattivo, ma forse non troppo.
Finisce così: 1-1 tra le proteste. Per i padroni di casa un punto che fa morale ma non certo classifica, mentre il Bene Narzole mantiene l’imbattibilità, ormai giunta alle 23 partite consecutive, ma incappa in un risultato che in pochi si sarebbero aspettati.
Atletico Gabetto-Bene Narzole 1-1
Reti: 32’pt Ellaban (A), 25’st rig. Rolandone (B)
Atletico Gabetto (3-5-2): Ghiglione; Ito, Schiavone (cap.), Ellaban (20’st Porcelli); Curto (30’st Catalani), Padovan, Di Muro (42’st Torre), Migliardi, Marinaro; Cozzolino, Ingrao. Allenatore: Gianfranco Marangon.
Bene Narzole (4-3-1-2): Cravero; Pera, Mozzone, Vallati (cap.), Vizio (20’st Manzone); Astrua, Rolandone, Sinisi (20’st Romanisio); Pregnolato; Tandurella (27’st Bittolo Bon), Parussa. Allenatore: Franco Giuliano.
Arbitro: Riccardo Cannata
Assistenti: Federico Venchi e Vito Marra
Ammoniti: Di Muro (A), Migliardi (A), Pera (B), Schiavone (A), Astrua (B), Vizio (B), Mozzone (B), Porcelli (A)
Espulsi: 49’st Ingrao (A) per proteste, 52’st Cozzolino (A) per intervento falloso
Carlo Cerutti