Con la Toscana, domani, il momento della verità.
Il selezionatore piemontese ripropone in blocco il 4-3-3 di 24 ore prima, con Maja in porta, difeso da Pochettino, Lamce, Molica Nardo e Delta. A centrocampo Di Marco, Piotto e Mattarollo, davanti tridente Morero-Gala-Kouadio.
Stesso modulo per mister Rossi: in attacco Copponi, Lo Russo e Garielli, in mezzo Gordini, Iemma e Valentino De Dominicis. Retroguardia formata da Marco Nardi, Salvato, Casalese e Gallo a protezione di Sacucci.
Dopo 25′ di sostanziale studio (si segnala una conclusione potente di Kouadio al 4′ bloccata in due tempi), il match comincia a prendere quota: Morero si ritrova sui piedi la più grande chance della frazione, quando, servito bene da Gala in verticale si ritrova da solo in area. L’attaccante del Saluzzo si lascia ipnotizzare dal portiere rivale, calciando troppo centralmente. Prima dell’intervallo c’è ancora spezio per una protesta biancoblu: Iemma viene toccato all’ingresso dell’area e chiede il penalty, l’arbitro lascia correre. E’ nel secondo tempo che la sfida diventa vibrante: al 18′ infatti Casalese compie una sciocchezza all’ennesima potenza, colpendo con una pallonata veniale il neoentrato a gioco fermo, venendo cacciato dal direttore di gara, assistito dal guardalinee. Lazio in 10, ma per niente arrendevole, anzi più propositivo e deciso alla ricerca di un vantaggio che sarebbe fondamentale. Un’atteggiamento che però espone la squadra alle folate offensive avversarie: al 34′ Dalmasso scatta per raggiungere un lungo lancio dalla difesa e, approfittando anche una difesa instabile, anticipa tutti e proba a battere Sacucci in pallonetto, centrando il palo. Da una pazzesca opportunità all’altra: al 39′ traversone da destra di Gallo che imbecca Gianpaolo, lasciato colpevolmente solo in area. Colpo di testa in tuffo, fuori di un nonnulla. Altra azione, altro giro, altra corsa, altro legno: ripartenza biancorossa iniziata da Dalmasso, proseguita da Casu e conclusa da Kouadio che, da fuori, lascia partire una saetta che fa tremare la traversa. Passano una manciata di secondi, ed ecco la beffa: lunghissimo lancio dalla difesa che coglie impreparata la difesa piemontese. Ne approfitta Gabrielli che con un tocco morbido scavalca Maja, portando avanti i Campioni d’Italia in carica.
Il finale è drammatico per il Piemonte: Leone, il secondo portiere, viene espulso dalla panchina per proteste; lo segue poco dopo Di Marco per un fallo a centrocampo. Non bastano 5′ di recupero per rimettere a posto la situazione: il Lazio regge e porta a casa un risultato che salva di fatto il proprio cammino.
Il Piemonte dovrà vincere domani e sperare in un passaggio del turno nel mazzo delle migliori seconde.
LAZIO-PIEMONTE 1-0
Rete: 44′ st Gabrielli (L).
LAZIO (4-3-3): Sacucci, Nardi Ma. (38′ st Panico), Salvato, Casalese, Gallo; Gordini (8′ st Ghezzi), Iemma (10′ Gianpaolo), De Dominicis V., Copponi (25′ st De Dominicis) , Lo Russo, Gabrielli. A disp. Andolfi, Marino, N’Da Kindia, Nardi M. All. Rossi
PIEMONTE (4-3-3): Maja, Pochettino, Lamce, Molica Nardo, Delta; Di Marco, Piotto (38′ st Barbati), Mattarollo (22′ st Cau), Morero, Gala (14′ Dalmasso), Kouadio. A disp. Leone, Tassin, Milani, Ferreri, Freda, Casa. All. Nisticò.
CLASSIFICA GIRONE B
Lazio 4, Toscana 4, Piemonte 3, Basilicata 0.
Edward Pellegrino