1-2 il risultato finale, in quella che era a tutti gli effetti la partita di consolazione, che aveva come unica posta in palio la possibilità, prendendo in prestito un concetto rugbistico, di evitarsi il “cucchiaio di legno”, riservato agli ultimi classificati senza punti. Ahinoi, questo poco ambito premio sarebbe andato proprio al Piemonte VdA, combattivo come sempre, ma anche poco incisivo nei momenti-chiave del match.
Le due compagini si presentano all’incontro con la sola volontà di non sfigurare e di dar spazio a tutti gli uomini della rosa. Tra i sabaudi Mirasola torna portiere titolare, protetto dal solito Orlandi; sugli esterni Saltarel e Mantino a supporto di Cerbone, di nuovo in forma dopo gli acciacchi del martedì. I toscani rispondono con Dodaro tra i pali, Mernissi in difesa, Ponti, Cubillos e Sanda davanti.
La partita si preannuncia subito molto equilibrata: mister Aliboni, selezionatore della rappresentativa toscana, cambia regolarmente gli interpreti del suo 1-2-1 fondato sul possesso palla e sui giocatori brevilinei, che con la loro rapidità impediscono al Piemonte di sfruttare la maggiore fisicità. Nei primi 20’, di fatto, le occasioni sono pochissime, eccezion fatta per un destro di D’Alterio dal limite, che termina alto.
La ripresa si apre con l’innesto di Tommasino e Fasone, ovvero i due portieri di riserva, a testimonianza dell’ampio turnover applicato dai due commissari tecnici per una partita che ha poco da dare in termini di classifica. Tra il 6’11’ ed il 7’35’’, ecco il minuto e mezzo “infernale” concesso dalla rappresentativa della patria di Dante a quella sabauda: un tap-in a porta vuota di Nari, prima, ed un diagonale mancino di Stefanini, poi, in entrambi i casi serviti da un ottimo D’Alterio, indirizzano la partita sui binari di Firenze.
Il 2-0 è letale: il Piemonte è scosso, ma, come sempre, non demorde e ci prova ancora. Alfieri della riscossa sono Cerbone e Orlandi, che finiscono, però, per battibeccare, a dimostrazione della forte tensione agonistica generata da una manifestazione come questa. Sono proprio i due estremi dello schieramento piemontese a completare l’azione che riapre il match: Cerbone apre sulla destra per Saltarel, che mette al centro un pallone d’oro per Orlandi, bravissimo a farsi trovare pronto e a dimezzare lo svantaggio. È l’azione che da il là all’assalto finale: i “bianchi” si assestano nella metà campo toscana, ma non riescono a produrre altro che un palo clamoroso, colpito ancora una volta da Orlandi.
Finisce con un 2-1 e tanta amarezza. Nel momento in cui ci si trova costretti a tirare le somme di questo Torneo delle Regioni 2014, si devono fare i conti con cifre che parlano di venti reti subite e appena otto realizzate. Ma, per chi ha visto i ragazzi giocare, c’è anche altro, al di là del mero esito delle prestazioni: restano le belle prove di Cerbone, autore di una tripletta alla prima uscita, e di Orlandi, capocannoniere dei suoi con ben quattro centri, e la solidità di un gruppo, nel quale va considerata anche la rappresentativa femminile, che non si è mai slacciato, onorando la regione per cui giocava e supportandosi vicendevolmente.
Piemonte VdA-Toscana 1-2
Reti: 6’11’’st Nari (T), 7’35’’st Stefanini (T), 17’21’’st Orlandi (P)
Piemonte VdA: Mirasola; Mantino, De Masi, Orlandi, Pistillo, Palmieri, Caternuolo, Saltarel, Giordano, Pernice, Cerbone, Fasone. Allenatore: Nicola Caprio.
Toscana: Dodaro; Sotelo, Esposito, Mernissi, Stefanini, Montorzi, Ponti, Sanda, D’Alterio, Nari, Cubillos, Tommasino. Allenatore: Giacomo Aliboni.
Arbitri: Sig. Simone e Sig. Zorzetto, entrambi di San Donà di Piave
Cronometrista: Sig. Ignogna di San Donà di Piave
Carlo Cerutti
In foto, scambio di gagliardetti tra i due capitani (foto Ideawebtv.it)