Anteprima con i protagonisti, in dialogo con Roberto Fiori, giornalista de La stampa e Pietro Ratti, Presidente del Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero
Mercoledì 23 aprile – 16.30
Si sono concluse nel dicembre 2013 le riprese del film Barolo Boys. Storia di una rivoluzione, documentario indipendente che racconta le gesta di un gruppo di piccoli produttori di vino piemontesi che negli anni Ottanta innescarono una rivoluzione tecnica, culturale ed economica destinata a incidere profondamente sull’immagine del vino italiano nel mondo e sul futuro delle Langhe.
Prodotto dalla Stuffilm Creativeye con sede a Bra, nel cuneese, il film è diretto da Paolo Casalis e Tiziano Gaia, regista il primo, giornalista e autore il secondo. Strada facendo al progetto si sono aggiunti col loro prezioso sostengo altri soggetti e istituzioni: dalla Film Commission Torino Piemonte alla Regione Piemonte, da Slow Food a Eataly Media, oltre all’interesse manifestato da alcuni distributori di livello nazionale.
La storia ricostruisce in forma strettamente documentaristica – con l’ausilio di interviste, immagini d’archivio e molte azioni sullo sfondo di alcuni dei paesaggi viticoli più affascinanti d’Italia – la saga coraggiosa e un po’ visionaria di una generazione di contadini che non si è arresa alle dure condizioni di vita nella campagna del dopoguerra, quella stessa campagna che ancora fino a tutti gli anni Settanta era soggetta a un esodo di proporzioni bibliche verso le città del triangolo industriale. Attraverso scelte radicali pagate spesso a caro prezzo per via della forte rottura rispetto a secoli di tradizione e immobilismo, il gruppo di amici-vignaioli protagonisti del film sono riusciti prima a realizzare una nuova tipologia di Barolo più moderna e apprezzabile dal consumatore meno esperto, quindi a promuoverlo sui mercati di tutto il mondo facendolo diventare uno dei gioielli contemporanei del Made in Italy. L’espressione “Barolo Boys”, con cui furono “incoronati” negli Stati Uniti, rende bene l’idea di questa squadra compatta e determinata a prendere in mano il destino di un intero territorio.
Personaggi centrali del documentario sono gli stessi produttori che, sconosciuti fino a trent’anni fa, sono ora stelle di prima grandezza nel firmamento enologico internazionale: Elio Altare, Giorgio Rivetti, Roberto Voerzio, Chiara Boschis. A loro si affiancano altri illustri colleghi (tra cui Beppe Rinaldi e Bruno Ceretto), importatori, enologi, critici, accanto a noti personaggi del mondo imprenditoriale e culturale piemontese, quali Oscar Farinetti, patron di Eataly, e Carlin Petrini, fondatore e presidente di Slow Food.
Ma a dare un tono ancora più dinamico e internazionale alla storia è Joe Bastianich, il popolare giudice di Masterchef Italia e Masterchef USA, cui è affidato il ruolo di voce narrante all’interno della pellicola. La partecipazione di Bastianich testimonia tra l’altro la volontà di far conoscere la vicenda dei Barolo Boys a un pubblico più ampio possibile, portandola dunque ben al di fuori dei circuiti di settore. Le caratteristiche di questa moderna epopea, tra successo iniziale e crisi successiva, feroci polemiche con il gruppo dei produttori “tradizionalisti” e un benessere raggiunto probabilmente troppo in fretta, si prestano infatti a una lettura più ampia dei fenomeni sociali e la inscrivono tra le grandi storie di cambiamento dell’ultimo mezzo secolo in Italia.
L’uscita è prevista per la tarda primavera 2014. Il film sarà presentato in anteprima a New York, dove il mito dei Barolo Boys è nato e cresciuto, per poi essere lanciato in Italia, prima nel circuito dei festival e delle sale indipendenti, quindi sulle televisioni, infine in dvd.
Sabato 3 maggio, alle ore 17,30 nella Sala Convegni Palazzo Mostre e Congressi di Piazza Medford 3 ad Alba, l’anteprima con i protagonisti, in dialogo con Roberto Fiori, giornalista de La stampa e Pietro Ratti, Presidente del Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero.
cs