Due i casi “tipici”: l’impiego di gasolio “verde” per riscaldamento domestico oppure l’invio di false comunicazioni all’U.M.A., strumentali all’assegnazione di ulteriori quantità di prodotto ad accisa agevolata
Mercoledì 23 aprile – 9.30
Il gasolio “denaturato”, destinato ai soli usi agricoli, sconta un’accisa “agevolata” ed è venduto sul mercato a circa 0,90 €, anziché a circa 1,40 €, come avviene per quello da riscaldamento. E’ quindi alta l’appetibilità al suo impiego in una diversa destinazione.
Al termine di una vasta operazione svolta nel settore delle accise, dagli uomini della Compagnia Guardia di Finanza di Cuneo – Nucleo Mobile, al comando del Capitano Michele Baldiglio, sono stati sequestrati quasi 50.000 litri di prodotto, che saranno oggetto di confisca.
Negli ultimi mesi le Fiamme Gialle Cuneesi hanno monitorato il comparto svolgendo controlli nei confronti degli assegnatari di gasolio “verde” ed incrementando la vigilanza sulle strade nei confronti dei trasportatori di idrocarburi.
L’attività ha tratto spunto proprio dai riscontri ottenuti nel corso di alcuni controlli stradali eseguiti nel 2013, quando vennero individuati alcuni operatori che svolgevano il servizio di pulizia neve utilizzando illecitamente il gasolio “verde”.
Trattandosi di un settore a forte rischio di frode, le pattuglie dei Finanzieri, anche durante i servizi “117”, hanno concentrato l’attenzione sulle cisterne, individuando alcuni trasporti “irregolari”, corredati da documenti infedeli o quantità di gasolio eccedenti quelle ufficiali, potenzialmente destinabili a cessioni “in nero”.
Con la collaborazione dell’ufficio provinciale “Utenti Macchine Agricole” (U.M.A.) – che gestisce migliaia di assegnazioni annuali di carburanti ad accisa agevolata – le Fiamme gialle hanno esaminato, a scandaglio, gli elenchi dei coltivatori della Granda, procedendo ad oltre 80 interventi nella provincia, eseguiti nei confronti dei soggetti ritenuti maggiormente “a rischio”.
I finanzieri, presentatisi nelle aziende, si sono imbattuti in due casi tipici di frode: l’impiego di gasolio “verde” per riscaldamento domestico, anche in ville di pregio, con locali caldaia in alcuni casi perfettamente nascosti, oppure l’invio di false comunicazioni all’U.M.A., strumentali all’assegnazione di ulteriori quantità di prodotto ad accisa agevolata.
Importanti i rinvenimenti operati, con singoli sequestri intorno ai 5.000 litri di gasolio “verde” presso alcune cascine riscaldate dai proprietari con il prodotto che doveva essere invece destinato all’impresa agricola. Sono stati 15, invece, i casi di infedele dichiarazione di giacenza all’Ufficio provinciale.
Per le violazioni meno gravi, rilevate nel corso delle ispezioni, sono state invece elevate sanzioni amministrative che variano dai 500 ai 3.000 euro. Per i responsabili degli illeciti più gravi si è proceduto alla loro segnalazione in Procura; ai termini di legge rischiano una reclusione da 6 mesi a 3 anni ed una multa che va da 2 a 10 volte l’imposta evasa, non inferiore, in ogni caso, a € 7.746.
Redazione