Volley A1/M: Cuneo-Città di Castello 3-0, la cronaca di una domenica di contestazioni al “PalaBreBanca”

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DSCF6834 1072x804Lunedì 28 aprile 2014 – Ore 00.20 – Una serata che non si potrà dimenticare facilmente. Ma non ancora l’ultima, a San Rocco Castagnaretta. La Bre Banca Lannutti Cuneo batte 3-0 l’Altotevere Città di Castello ed accede alla Finale per i Playoff 5° posto: ma il carattere squisitamente tecnico è passato, come era nelle previsioni, estremamente in secondo piano rispetto a tutto ciò che è accaduto sugli spalti del “PalaBreBanca”.

Troppo aperta la ferita per l’ormai certo trasferimento del club a Torino, con un nuovo progetto tecnico-societario nel 2014-15, per lasciare indifferenti i tifosi e, soprattutto la frangia più calda ed appassionata, cioè i Blu Brothers, che avevano promesso contestazioni, che puntualmente sono arrivate. La gara, perciò, si è si disputata e conclusa, ma con ritardi, interruzioni, momenti bollenti, cori, scontri verbali.

 

Sono bastati festoni, carta igienica, a volte intonsa, a volte intrisa di liquidi (speriamo solo acqua…) per ostacolare e rallentare inizio e svolgimento regolare del match. Il pre-partita è subito nel segno della protesta, con due striscioni eloquenti: “GAME OVER” campeggia a caratteri cubitali in curva, seguito da “Se per voi tutto ha un prezzo, noi abbiamo la nostra DIGNITA’ “. Primi cori, poi le ultime fasi di riscaldamento. Tempo di presentazione delle squadre, ecco che inizia la vera contestazione: cannoni spara coriandoli, ce ne sono a bizzeffe in curva, così come la carta. Tanta carta. Una metacampo si riempie, impossibile iniziare, nonostante il lavoro dei giovani addetti allo sgombero, che ne fanno le spese. Nel mirino intanto società, presidente, anche coach Piazza che risponde per le rime ma senza perdere le staffe. Peli sulla lingua non ne ha, lo sappiamo. Passano i minuti, ma le stelle filanti continuano a colorare il parquet (alcuni anche le impalcature sulla teste di giocatori e prime file). Ore 18.30, si può iniziare: la tregua dura poco, sul 3-2 ripartono i lanci di in campo, mentre le forze dell’ordine osservano e aspettano, nel caso la situazione degeneri. Rotoloni che volano, lanciati anche alla cena: ne sa qualcosa Antonov, centrato in pieno, così come i “netturbini per una sera” in maglia gialla, o come Alletti che raccoglie, annusa e non gradisce. Operazioni di pulizia concluse, si riprende: al time out tecnico è 12-5. Ma ci vorrà ancora tempo per ripartire: scende in campo Carmelo Noto, portavoce dei BB, che sventola la propria carta d’identità. Stringe la mano ai giocatori, mentre con il coach solo qualche cenno e qualche parola sussurrata. Ecco il faccia a faccia, a distanza, con Valter Lannutti: il presidente guarda, non risponde. Un carabiniere si avvicina, ma non c’è bisogno. Il leader degli ultras esce di scena accompagnato, incitando con rabbia il resto del palazzetto che approva e risponde.

 

Sarà l’ultima vera interruzione: Casadei e Maruotti spingono, Cuneo vince facile 25-17. Fra il primo ed il secondo set, la rabbia lascia spazio alla rassegnazione: un’immagine malinconica regna in quei minuti, con lo striscione storico dei BB che viene sollevato, ritratto, piegato e portato via. Un’avventura è vicina al capolinea, comincia a calare il silenzio. In campo intanto non c’è storia: 25-18, 25-21 e Città di Castello annichilita 3-0 per la quarta volta su altrettanti scontri diretti stagionali. I supporters umbri, dapprima scontenti per un altro match perso male, decidono comunque di applaudire i propri beniamini, dopo una stagione comunque importante. Nell’altra semifinale Ravenna batte una Modena senza Bruninho, Ngapeth, Kovacevic e Sket e vola in Finale. Per Cuneo, quindi, mercoledì un’altra gara casalinga, ancora 3, 4, o forse 5 set prima di staccare la spina.

 

Forse con i BB, forse no,m se ne parlerà nelle prossime ore. “Questa protesta è stata uno dei momenti più bassi, forse il più basso della storia sportiva cuneese“, si mormora fra un seggiolino e l’altro, “Protesta sacrosanta, a cui il resto del palazzetto avrebbe dovuto unirsi“: il tifo è bello perchè è vario. Forse la verità sta nel mezzo. Intanto il conto alla rovescia prima del buio continua. 

 

BRE LANNUTTI CUNEO – ALTOTEVERE CITTÀ DI CASTELLO 3-0 (25-17, 25-18, 25-21)

 

BRE LANNUTTI CUNEO: Rauwerdink 8, Antonov 15, Marchisio (L), Gonzalez 4, De Pandis (L), Casadei 17, Alletti 7, De Togni 4, Maruotti 8. Non entrati Kohut, Coscione, Rouzier. All. Piazza.

 

ALTOTEVERE CITTÀ DI CASTELLO: Franceschini, Fromm 6, Carminati 4, Corvetta, Dolfo, Massari 5, Tosi (L), Piano 6, Van Walle 16, Rossi 6, Marchiani. Non entrati Lo Bianco. All. Radici. ARBITRI: Bartolini, Goitre.

 

NOTE – Spettatori 1800, incasso 7800, durata set: 31′, 23′, 26′; tot: 80′.

 

Edward Pellegrino

 

In foto un momento della contestazione biancoblu (© Ideawebtv.it)