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Riduzione degli orari di apertura alla biglietteria della stazione di Ceva: premessa per la chiusura?

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Interrogazione parlamentare del deputato Pd Mino Taricco al Ministro dello Sviluppo Economico

Mercoledì 30 aprile – 18.30

Il deputato del Pd Mino Taricco ha domandato al ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, con un’interrogazione parlamentare, di avviare una verifica sulla decisione assunta da Trenitalia Spa, Direzione Regionale del Piemonte, di ridurre da 5 a 2 i giorni di apertura settimanale della biglietteria alla stazione ferroviaria di Ceva e sugli effetti negativi che tale decisione sta avendo per la popolazione locale.

Più nello specifico, Taricco ha voluto sollecitare questa verifica al fine di evitare che la riduzione di orario possa rappresentare una premessa per la chiusura definitiva della stessa biglietteria di Ceva. Oltre a ciò, l’interrogazione ha anche voluto sollecitare il ministro a una definizione di criteri precisi, da prendere in accordo con le Regioni, in grado di garantire mobilità e facilità di spostamenti alle popolazioni delle aree montane e a bassa densità demografica, con l’obiettivo di scongiurare un progressivo abbandono di queste stesse zone.

 

Si è così espresso Taricco: “La decisione di Trenitalia di ridurre l’orario di apertura della biglietteria alla stazione di Ceva si inserisce in un contesto complesso. Com’è noto, infatti, la popolazione di Ceva e quella di molte vallate del sud del Piemonte, come l’Alta Valle Tanaro, la Valle Mongia, la Val Cevetta e la Langa Cebana, hanno in questa stazione uno snodo fondamentale per i loro spostamenti. Tali popolazioni, le quali vivono in una realtà a forte dispersione territoriale e con una difficile mobilità, hanno già visto il taglio di numerosi servizi di base o quanto meno una loro drastica riduzione, come ad esempio la diminuzione del numero di corse sulla linea Torino-Savona e la soppressione della Ceva-Ormea. Aggiungere a questa situazione un sensibile taglio alla disponibilità della biglietteria di quella che è la stazione più importante dell’intera zona, dunque, non rappresenta uno strumento di contenimento e “razionalizzazione” delle spese ma di fatto, al contrario, una quasi soppressione del servizio stesso. Ho quindi voluto esporre la questione al ministro, affinchè si possa rivedere questa decisione e risolvere una situazione che sta diventando ormai difficile per un’ampia fetta della popolazione locale, anche al fine di evitare un progressivo spopolamento di queste zone dovuto alla difficoltà negli spostamenti”.

 

La riduzione del servizio della biglietteria della stazione di Ceva, che ha portato da 5 a 2 i giorni settimanali di apertura e l’ha sostituita di fatto con biglietterie automatiche, è avvenuta il 1° febbraio; in precedenza, i tagli al servizio avevano già sancito l’apertura della stessa biglietteria solo per metà giornata.

 

cs

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