Gran Fondo Bra-Bra: Andrea Gallo firma il tris! Michel Chocol bis nella MF

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Mercoledì 7 maggio 2014 – Ore 18.10 – Il tempo si rimette al bello solo nella mattinata di sabato ma è abbastanza per allestire con tranquillità, presso il Movicentro di Bra e nelle zone circostanti, quanto occorre per rendere gradevoli e appassionanti questa due giorni di bici.

 

Si monta il palco delle premiazioni, palloni pubblicitari, stand di materiale ciclistico, bandiere, stendardi, transenne e gazebi. Già prima di mezzogiorno c’è chi vuole iscriversi o ritirare il pettorale per la corsa o che chiede informazioni riguardo la zona camper o specifiche dettagliate sul percorso. Alle 14 tutto è pronto e la “macchina” BraBra 2014 può partire.
S’inizia con la BraBra Baby, una manifestazione che si ripete tutti gli anni e che diverte i bambini da 4 a 11 anni. Sono un centinaio quelli che vengono a iscriversi per partecipare alla piccola kermesse organizzata per loro nel parco di piazza Roma. Mentre i Giudici di Gara, Andrea e Cristina, prendono nota delle generalità dei piccoli, i “nonni” dell’AC Bra preparano meticolosamente il percorso, segnandolo con i birilli, fettucciandolo con il nastro bianco rosso e proteggendo alcuni punti che potrebbero costituire pericolo, con sacchi di materiale morbido. A tutti i piccoli viene consegnata una bella maglietta dedicata all’evento e la festa comincia.
Partono le batterie dei più piccoli con i genitori che li osservano con un po’ di preoccupazione, ma i ragazzini sembrano ciclisti navigati e se la cavano benissimo. Ogni batteria si corre con quelli della stessa età ma, a mano a mano che si sale negli anni, si notano sempre più le differenze di chi si è sviluppato prima e chi per il momento è ancora un bimbo piccolo. C’è chi esulta e chi piange. Chi cade, si rialza subito come una palla di gomma, senza una lacrima e pronto a riprendere la gara. Tanti sono gli incitamenti e non solo dai genitori ma anche da gente che viene a vedere cosa succede e rimane affascinata dallo spettacolo sportivo che sanno dare questi giovanissimi atleti. Terminate le batterie si disputano le finali per maschietti e femminucce e poi si va a fare merenda sotto il palco della premiazione con pane e Nutella e poi si effettua la premiazione.
I vincitori sono Filippo Cometto e Caterina Rogati per la categoria 4-5 anni, Simone Gandino e Martina Paria, categoria 6-7 anni, Stefano Cardone e Vittoria Grassi per quelli di 8-9 anni e infine Filippo Gualtierotti-Luca Pacotti (pari merito) e Chiara Gualtierotti per quelli di 10-11. Ma sul palco salgono tutti. I vincitori con le coppe vinte e quelli che hanno giocato con loro. Perché la BraBra Baby è un gioco dove se vinci, vinci e se non vinci fa proprio lo stesso, basta divertirsi.
Si fa appena in tempo a terminare la premiazione dei piccoli che il cielo inizia a diventare nero e in breve sulla piazza si abbatte un furioso temporale che costringe gli espositori a trovare rifugio alla bella meglio. Il temporale dura un bel po’ ma non impedisce lo svolgimento della Cena Evento con ospiti e autorità di riguardo, sponsor, organizzatori e atleti. Una buona cena nell’attesa delle fatiche che attendono tutti all’indomani.
E’ domenica mattina presto ma il Movicentro brulica già di tute e maglie multicolori di chi viene a ritirare il pacco gara. Né mancano gli iscritti dell’ultima ora, che formano una fila che arriva fino fuori. Alla fine saranno 1983 gli iscritti e 1746 quelli che termineranno la gara. A dispetto del temporale della sera prima, la giornata è stupenda e si preannuncia una BraBra da cartolina.
Dopo le 8, le griglie di partenza iniziano ad affollarsi e alle 10 in punto, testimonial il campione Fabrizio Macchi, la BraBra 2014 prende il via.

 

Si parte a velocità controllata per uscire dal centro abitato ma quando viene dato il via ufficiale, un fuggitivo prova l’ebbrezza di stare un po’ in testa alla corsa. Si tratta del veterano Marco Canella che riesce ad attaccare la salita della Morra con 250 metri di vantaggio. La sua fuga dura poco ma lascia spazio a un altro tentativo, quello del senior Gian Mario Rovaletti, che provoca alle sue spalle una reazione che allunga le file del gruppo e, quando è raggiunto, si forma in testa un gruppetto di una trentina di unità. La discesa che passa per Barolo è condotta dall’esperto Viglione e, all’attacco della salita di Perno è Mattia Magnaldi che si muove per primo e guadagna 200 metri. Recuperato Magnaldi, è ancora Viglione che si avvantaggia nella discesa successiva, ma a Monforte il gruppetto di battistrada si ricompatta. Subito dopo è Marco Battaglia che prova ad avvantaggiarsi e questa volta il tentativo sembra buono. Il fuggitivo passa a Dogliani, dove inizia la salita di Bossolasco, con 20” di vantaggio su 25 inseguitori. Nei pressi di Somano il vantaggio di Battaglia è salito a 35” ma gli inseguitori, sotto la spinta di Jacopo Padoan, forzano l’andatura e si riportano sul fuggitivo prima dello scollinamento. In cima i battistrada sono, Chocol, Andrea Gallo, Sanetti, Canella, Viglione, Oliveri, Padoan, Davide Gallo e Provera, ma qui le strade si dividono e chi sceglie il percorso lungo va verso la valle Belbo, chi quello medio, svolta sulla dorsale della Pedaggera. 
Viglione, Oliveri, Padoan, Davide Gallo, Chocol, Provera e altri che nel frattempo si sono aggiunti al gruppetto, come Porro, Seletto, Droz, Roberi, Gentile, Prandi, Valentini, Geraci, Mattia Magnaldi, Santoro, Raviola e Bardi, scelgono il medio, mentre Canella, Sanetti e Gallo vanno per il lungo. Noi li lasciamo per riprenderli più avanti. Adesso ci occupiamo della cronaca del medio.
La strada ora scende leggermente, i corridori sono circondati da uno spettacolo impagabile che la natura e la splendida giornata ci regala, 360° di colline e montagne, dagli Appennini al Monviso, fino al Monte Rosa, ma i corridori devono stare attenti a dove mettono le ruote. Il primo che si muove è Chocol e con lui vanno Padoan, Provera, Oliveri e Davide Gallo. Si affrontano le discese al massimo della velocità, con Seletto, Gentile e Roberi che cercano di rientrare. Ce la fanno nella discesa di Serralunga d’Alba ma, arrivati a Gallo d’Alba, scatta Bardi, su di lui, affrontando le prime rampe della salita della Morra, si portano, Padoan, Seletto e Chocol. L’ascesa è fatale per Bardi che si stacca e viene ripreso dagli immediati inseguitori, Viglione, Oliveri e Roberi.

 

Sul GPM il primo a transitare è Padoan, seguito da Chocol e Seletto. A 20” ci sono Provera, Oliveri, Davide Gallo, Viglione, Roberi e Fulvio Rosso. Adesso si “vola” giù da La Morra con i tre battistrada che vanno a tutta, inseguiti, sempre a 20” da Viglione, Rosso, Provera, Davide Gallo, Roberi e Oliveri.
I battistrada guadagnano ancora secondi ed entrano in Bra, dove Chocol lancia lo sprint che Seletto non riesce a contrastare. Per Chocol è la seconda vittoria su questo traguardo, dopo quella vinta nel 2009 quando, guarda caso, a vincere la GF fu un altro Gallo, Davide, lo stesso che adesso è tra gli immediati inseguitori.
Chocol vince, coprendo i 109 km in 3°02’48”, alla media di 35,777 km/h. Il secondo è Seletto, subito seguito da Padoan. Lo sprint degli inseguitori arriva dopo 43” ed è vinto da Roberi su Rosso, Viglione, Oliveri, Gallo e Provera. A 1’20”, Gentile e Magnaldi anticipano l’arrivo di tutti gli altri. Tra le donne vince Raffaella Palombo, davanti a Erica Magnaldi, Ilaria Viglione, Silvia Allaria, Ilaria Veronese e altre 71 ragazze.
Tra gli sgA il primato spetta a Letterio Lo Galbo, davanti a Ricci e Stroppiana, mentre tra i B, a vincere è Giovanni Fabbri, davanti a Piva e Maritan.

 

Avevamo lasciato al bivio “medio-lungo” Sanetti, Andrea Gallo e Canella e li ritroviamo lanciati in discesa per poi risalire verso Feisoglio. Gallo conosce le discese e va fortissimo. A farne le spese è Canella che inevitabilmente si stacca dai due. Alle loro spalle si forma presto un gruppetto che insegue a soli 20”. Da questo, riescono a uscire Dogliotti e Rovaletti che si avvantaggiano di un centinaio di metri. Due coppie al comando della corsa quando stiamo per affrontare la dura salita di Camo. I battistrada salgono regolari ma il loro ritmo fa la differenza e il vantaggio sale a 2’, che diventano 2’30” sullo strappo di Castagnito. Nel frattempo dalle retrovie rinvengono forte Napolitano e Canella. Superiamo le forti pendenze di Castellinaldo e la meno impegnativa salita di Montà. Passando per Madonna delle Grazie piombiamo ai piedi del GPM, posto a Monteu Roero. In tutte le discese, Gallo prova a staccare Sanetti, ma il pompiere del velo Valsesia non se lo lascia scappare e sul Gran Premio della Montagna è lui che transita primo davanti a Gallo. A 4’ passano Napolitano e Rovaletti, seguiti a 100 metri da Dogliotti e Canella e ancora, con altri 20” di ritardo, Musante, Bonamici e Villa. Il grosso degli inseguitori, anticipato da Botasso, viaggia con 9’ di ritardo dai battistrada.
Adesso le salite sono finite. Solo più qualche breve asperità ma la strada è spianata fino al traguardo. La fuga di Sanetti e Gallo dura da 110 km e ormai sono sicuri di non essere più ripresi.
Superiamo il bivio di Pocapaglia, dove s’incontrano i gruppi di ritardatari che hanno fatto il percorso medio. Nonostante la stanchezza, volano i complimenti e gli incitamenti per i due fuggitivi. Ognuno lancia il suo augurio pulito ed entusiasta, come per spingerli con un soffio di fiato fino all’arrivo.

 

Entriamo in Bra. Non ci sono scaramucce, non c’è lo sprint che il pubblico vorrebbe vedere, ma solo due amici, due combattenti leali che si danno sportivamente la mano mentre transitano sotto gli archi che segnano le ultime centinaia di metri. La vittoria arride a Gallo, per la terza volta consecutiva.
E’ una sequenza incredibile e insperabile, conquistata con la determinazione e la forza di un ragazzo che sa vincere su ogni terreno. Bravo Andrea!
Ma altrettanto bravo anche Sanetti, già vincitore della Medio Fondo dello scorso anno, che ha saputo resistere alle sferzate di Gallo passando a sua volta in testa senza mai risparmiarsi in una lotta leale e corretta cui vorremmo sempre assistere. I due battistrada hanno percorso 161 km in 4°18’40” alla media di 37,345 km/h.
Dopo 2’ arrivano Rovaletti e Napolitano e dopo 3’ è la volta di Canella e Dogliotti.
Botasso conclude la sua cavalcata solitaria a 6’ dai primi mentre, a 9’20”, Montanari vince lo sprint del gruppo inseguitore, davanti a Chiappero, Mandrile, Falzetti, Berzasi, Bardelli, Dondoglio, Consolino, Dell’Acqua, Monge, Droz, Porro.

 

Un minuto dopo, altro sprint con, Piano, Bertero, Carlevero Iacchini, Bessone e Nebbiolo. Vorremmo citarli tutti i 502 che hanno concluso questa Gran Fondo ma per mancanza di spazio ci limitiamo a fare loro i complimenti per avere superato egregiamente questi 161 km veramente impegnativi.
Delle 30 donne che hanno concluso la prova, la prima è risultata l’altoatesina Astrid Schartmuller, arrivata a soli 14’ dai primi. Dopo di lei, Daniela Passalacqua e l’inossidabile Olga Cappiello poi, Sabrina De Marchi, Daniela Gaggini e Anna Maria Nunia.
Tra gli sgA, Fulvio Magnaldi supera Zocchi, Fedrigo e Fila, mentre tra i B, Colombo arriva prima di Minetti, Procopio e Vissio.
I festeggiamenti del dopo corsa iniziano con il “pranzo-party” presso il Movicentro di Bra, cui fa seguito l’interminabile premiazione di Coppa Piemonte, con l’assegnazione maglie nelle varie classifiche, le Combinate e la gara di oggi con i brillanti vincitori, Gallo e Chocol, sul gradino più alto del podio, dove sale festeggiatissimo anche Stefano Long, unico debuttante in gara.
E’ quasi sera, non si spengono le luci, perché è ancora chiaro, ma si chiude il sipario su questa bellissima BraBra 2014.

 

Le foto della manifestazione e premiazione sono visibili cliccando sul seguente collegamento web:
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Valerio Zuliani