Manifestazione di protesta organizzata da Astra Cuneo con il comitato spontaneo dell’Ubaye. Sottoscritto il “Patto del Colle” con cui si chiede ad Anas un immediato intervento
Lunedì 19 maggio – 8.45
“Se continuate a tenere chiuso il Colle d’inverno, noi lo blocchiamo d’estate”: è questa la provocazione lanciata da Anne Marie Demurget in occasione della manifestazione sulla libera circolazione del Maddalena organizzata sabato mattina dall’Associazione di Trasportatori Astra Cuneo in collaborazione con il Collectif Col de Larche, a cui aderiscono esercenti e albergatori della valle dell’Ubaye fortemente penalizzati dalle chiusure del valico trafrontaliero.
Anima e “pasionaria” del Comitato spontaneo francese, la Demurget esprime insieme al vicepresidente del gruppo Marco Belmonte tutta l’esasperazione del mondo ricettivo e turistico d’oltralpe, arrivando al paradosso di promuovere blocchi dimostrativi su un’arteria per cui si richiede invece all’Anas, gestore del tratto italiano, un intervento capace di ridurre le chiusure e favorire circolazione di merci e persone. Linfa vitale per il settore produttivo.
Pari energia hanno mostrato al confine di Stato sabato mattina i trasportatori di Astra, guidati dal segretario Guido Rossi e dal vice-presidente Diego Pasero, che rivela: “La cooperativa che gestisco ogni mese di chiusura del Colle perde 20 mila euro: immaginate a quanto ammontano i danni economici moltiplicati per due mesi l’anno e spalmati su tutte le realtà dell’autotrasporto cuneese”.
Nel mirino dei manifestanti il disinteresse di Anas Spa per quello che è a tutti gli effetti un problema di portata europea, su cui Astra si batte dalla sua fondazione: uno snodo decisivo per l’economia della Granda. L’assenza al Colle di esponenti della società che ha la giurisdizione sulla Statale 21 e le rivelazioni dell’assessore provinciale Roberto Russo (“Il presidente Ciucci nel nostro ultimo confronto non aveva ben chiaro il problema della Maddalena”) confermano che è necessaria un’azione forte per portare sui tavoli nazionali e all’attenzione dei candidati al Parlamento europeo l’annoso problema delle chiusure del valico, motivate con ragioni di sicurezza. Invero una copertura dell’inerzia di Anas e della Prefettura, che non trovano soluzioni efficaci, giocando all’estenuante rimpallo delle responsabilità.
“La battaglia per la libera circolazione del Colle è appena cominciata – annuncia Guido Rossi -. Questa è solo la prima di una serie di iniziative che, unendo straordinariamente diverse associazioni datoriali cuneesi al tessuto commerciale francese, mireranno a portare il problema Maddalena ai primi posti delle agende politiche”.
La manifestazione ha permesso alle due realtà di sottoscrivere un “Patto per il Colle della Maddalena”, protocollo di intesa firmato per la prima volta da realtà del mondo produttivo (e non politico) unite da una comunione di esigenze e di intenti. Un trattato a cui hanno aderito anche Unione industriale, Confartigianato, Confcommercio, Confapi e finalizzato al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
– paravalanghe nei punti sensibili del fronte italiano (Arnaldo Giavelli della Comunità montana valle Stura ha accennato ad un progetto già esistente, pagato migliaia di euro ma sepolto da anni nei cassetti di Anas, relativo ad un sistema di tettoie paravalanghe)
- sistema di distacco valanghe artificiale (pilotato), Pidav
- pulizia adeguata delle strade (aspetto questo su cui anche le autorità francesi manifestano qualche difficoltà, in particolare con l’installazione di barriere antigelo che hanno ulteriormente limitato i giorni di apertura del valico).
Le immagini dela manifestazione al link https://www.youtube.com/watch?v=bvXArySwawQ
ASTRACUNEO – ASSOCIAZIONE TRASPORTATORI
COLLECTIF “COL DE LARCHE”
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