Martedì 27 maggio 2014 – Ore 20.00 – Alla fine, ad avere la peggio è stata forse la squadra più forte. Come spesso accade nel calcio, a spuntarla ai calci di rigore, che si dimostrano più che mai una lotteria, non è stato il migliore, ma chi, per una serie incredibile di eventi, si è ritrovato in una più idonea condizione psicofisica al momento decisivo.
Si sintetizza così l’amarissima eliminazione della Juniores del Saluzzo al memorial “Stradella” contro la Junior Biellese. Nulla si può rimproverare ai ragazzi di Demarchi, che hanno dimostrato anche in semifinale di essere la squadra più in forma della manifestazione, come del resto i numeri lasciavano trasparire. Unica recriminazione, l’essere incappati nella classica partita stregata; uno di quei match rocamboleschi decisi più dalla cattiva sorte che dalle gesta atletiche dei giocatori.
Che fosse una partita all’insegna delle emozioni lo si era intuito già al 3’: progressione sulla sinistra di Marra e tiro sul secondo palo, che Albanese intuisce ma non intercetta. È il vantaggio ospite, proprio dopo un promettente inizio dei padroni di casa. Padroni di casa che, però, reagiscono subito, trovando il pareggio con il loro uomo migliore, il solito Morero, già all’11’: lancio di Campanella e strepitoso sinistro dell’esterno granata, che riporta il risultato in parità. Sulle ali dell’entusiasmo arriva anche il 2-1, grazie ad un perfetto colpo di testa di Falco su assist al bacio di Brignolo. Sembra essere il gol “scaccia pericoli”, ma i più non sanno che il peggio deve ancora arrivare. Al 30’, il direttore di gara, fiscalissimo, espelle per doppia ammonizione Brignolo, direzionando in maniera definitiva il match. Gli uomini di Demarchi provano a reggere l’urto ospite, giocano in ripartenza con i loro ragazzi migliori, ma finiscono per incassare il 2-2, al 28’ della ripresa, per merito di un siluro perfetto di Damas Lopez.
Iniziano, poi, 45’ infernali, tra fase finale del tempo regolamentare e i supplementari, in cui i saluzzesi resistono stoicamente agli attacchi ospiti, agevolati a quel punto dalla superiorità numerica, “rischiando” addirittura di strappare la vittoria in extremis, se non fosse per la mancanza di precisione sotto porta di Morero e Mardoda.
Si vola ai rigori, che, come si sa, sono tutt’altra storia: segna Morero, sbagliano Mardoda e Brignolo, mentre i biellesi sono infallibili. Finisce 6-3 per i bianconeri che volano così in finale, tra la delusione collettiva di una squadra e di un pubblico, quelli saluzzesi, accortisi sin da subito di aver buttato al vento una grande occasione. Ha perso la squadra più forte, ma il calcio è spietato, ed è giusto che un ragazzo di diciannove anni lo capisca così.
Carlo Cerutti