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Controlli a tutela del consumatore: nell’albese sequestrati oltre 22mila oggetti privi di etichetta e istruzioni di sicurezza

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L’attenzione delle Fiamme Gialle si è diretta in particolar modo sugli articoli di bigiotteria e accessori moda

Giovedì 29 maggio – 8.45

I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Cuneo – nell’ambito delle attività di polizia economico finanziaria e controllo del territorio finalizzate, in particolare, a contrastare l’introduzione e la vendita nel territorio della “Granda” di articoli e/o prodotti fabbricati in Cina e privi dei necessari requisiti di sicurezza per i consumatori – hanno effettuato alcuni controlli nell’albese, nei confronti di esercizi di vendita di generi non alimentari.

Nel corso dell’attività è stato individuato un negozio gestito da cittadini cinesi al cui interno sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 22.000 (ventiduemila) oggetti – costituiti da materiale elettrico ed elettronico, accessori auto, bigiotteria, casalinghi e prodotti per il bricolage – privi delle etichette merceologiche e delle istruzioni di sicurezza previsti dalla normativa di settore, contenuta nel “Codice del consumo”.

 

L’attenzione delle Fiamme Gialle si è diretta in particolar modo sugli articoli di bigiotteria e accessori moda (anelli, collane, piercing, pendenti e bracciali), destinati prevalentemente agli adolescenti, poichè questi articoli, di solito, vengono acquistati a peso in Cina ed immessi in grandi quantitativi sul mercato, attraverso il confezionamento e la vendita in anonime bustine di plastica.

 

La commercializzazione dei prodotti senza alcuna etichetta merceologica che consenta di individuare la filiera produttiva e commerciale, vìola le disposizioni legislative, che impongono la presenza sul prodotto e/o sulla sua confezione di un’etichetta in lingua italiana chiara e leggibile, contenente i dati relativi al paese di origine del prodotto, al produttore, all’importatore nonché le istruzioni per l’utilizzo del prodotto in sicurezza. Sugli articoli di bigiotteria, in particolare, è necessaria l’indicazione dell’utilizzo nella loro produzione di eventuali sostanze o prodotti allergizzanti ovvero pericolosi per la salute, quali il “NICHEL” e il “PIOMBO”.

 

I legali rappresentanti delle attività commerciali sono stati segnalati alla Camera di Commercio di Cuneo per l’irrogazione delle sanzioni amministrative che variano da un minimo di 516 Euro ad un massimo di 25.500 Euro nonché per l’applicazione delle sanzioni accessorie che prevedono la confisca dei prodotti sequestrati.

 

Redazione

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