Arrestato dai Carabinieri: doveva essere ai domiciliari
Martedì 3 giugno – 9.30
E’ stato condannato a 8 mesi di reclusione il giovane macedone che non aveva mai raggiunto il domicilio in cui avrebbe dovuto scontare i domiciliari, arrestato qualche giorno fa per evasione e false generalità dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Alba.
La vicenda ha inizio lo scorso 24 maggio a Torino quando Z.P., 30enne macedone, senza fissa dimora, con un gesto fulmineo era riuscito ad impossessarsi dello smartphone strappandolo dalle mani della proprietaria intenta a scrivere un sms.
Il gesto comunque non è rimasto impunito e dopo alcuni minuti l’uomo era stato tratto in arresto dalla Polizia. In attesa dell’udienza di convalida, il PM aveva tuttavia disposto che il macedone fosse messo agli arresti domiciliari nell’abitazione che aveva dichiarato, ad Alba. In realtà l’uomo aveva occupato tempo fa un appartamento nella capitale delle Langhe ma era stato sfrattato per morosità. Quando il PM ha disposto la scarcerazione autorizzandolo ad andarsene a casa, P. è diventato “uccel di bosco” non avendo di fatto alcun domicilio.
I carabinieri di Alba, incaricati dei controlli, non hanno potuto fare altro che constatarne l’irreperibilità ovvero l’evasione. Il 29 maggio l’uomo è stato acciuffato nei pressi della Stazione Ferroviaria di Alba dagli stessi militari che lo conoscevano bene per pregresse imprese criminali.
Condotto davanti al giudice e processato con rito direttissimo, al P. sono state contestate, oltre all’evasione, anche le false generalità per aver fornito un indirizzo di un immobile che non era più nella sua disponibilità.
Redazione