Martedì 10 giugno 2014 – Ore 10.20 – E’ ufficialmente cominciata la stagione del Bra: dopo l’infelice avventura tra i prof, la società di patron Germanetti torna in Serie D, con tante novità. A partire dalla dirigenza: Bruno Cavallo sarà il nuovo direttore sportivo, Fabrizio Pontremoli direttore generale, Roberto Aimo allenatore della Juniores Nazionale, ma soprattutto sulla panchina dei giallorossi ci sarà, come anticipato nei giorni scorsi dalla nostra redazione sportiva, Massimo Gardano, tecnico giovane ma di comprovata esperienza, reduce dall’ottavo posto ottenuto con il Chiavari Chiaperana nell’ultimo campionato di Serie D, girone A.
Una scelta, quella di Gardano, legata a una politica societaria che punterà tutto o quasi sul rinnovamento e sui giovani. Proprio Gardano, sposando in pieno la filosofia della dirigenza braidese, ha ricordato i “numeri” della stagione appena conclusa: “L’età media del Chiavari lo scorso anno era di 21.4 anni. Una squadra molto giovane, ma comunque miglior difesa del campionato. Puntiamo perciò a formare un gruppo fresco: quello che mi interessa e che cercherò nei miei ragazzi è la voglia di crescere, dovranno essere motivati“. Nessun nome per il momento: il dg Pontremoli ha spiegato che ci sono alcuni elementi della rosa attuale che potrebbero rientrare nel progetto, ma ha fatto intendere che nessuna decisione è stata ancora presa. Anche Cavallo ha ribadito che si comincerà a lavorare alla costruzione della rosa a partire dai prossimi giorni. Giacomo Germanetti ha voluto sottolineare che “la volontà è quella di rinsaldarci, di ripartire. Abbiamo tutta una serie di progetti che coinvolgono prima squadra ovviamente, ma anche e soprattutto il settore giovanile. Il Bra c’è, ha voglia di confrontarsi. Mi sembra inoltre doverosoringraziare chi ci ha permesso di fare tutto quello che è stato fatto“.
Chiaro il riferimento a Daidola, Rizzieri e tutti i protagonisti dell’entusiasmante cavalcata che ha portato il Bra in Lega Pro.
Ancora Gardano, in chiusura: “Promesse sono abituato a non farle: l’unica cosa che so fare è lavorare. Mi piace l’idea di ricostruire le cose, ci vorrà compattezza. Ogni domenica che vinceremo una partita sarà una gioia“.
OG