Proteste al Foro Boario di Saluzzo: “Tra qualche giorno la situazione si ripresenterà”

0
508

“Da dieci giorni il “campo solidale” della Caritas reca al suo ingresso la scritta ‘campo completo'”

Mercoledì 18 giugno – 15.00

Si avvicina la stagione di raccolta della frutta e a Saluzzo si ripropongono i temi del lavoro e della sistemazione dei migranti.

Secondo quanto riporta il Coordinamento Bracciantile Saluzzese, ieri, martedì 17 maggio, la situazione si è fatta improvvisamente tesa al Foro Boario tanto che si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine. “Da dieci giorni il “campo solidale” della Caritas reca al suo ingresso la scritta “campo completo”, chi sta fuori si arrangi, anche perchè non vi è nessuno che si assuma la responsabilità politica di aver creato una nuova frontiera al Foro Boario. Sicché ieri mattina, quando una trentina di nuovi arrivati ha potuto sperimentare sulla propria pelle l’impossibilità di trovare un riparo dalla pioggia e dalle intemperie, sono emerse le prime proteste, che hanno coinvolto anche i “residenti” del campo, maldisposti a tollerare l’esclusione degli altri lavoratori e disoccupati, dimostrando che la solidarietà è ancora un principio importante“, scrive il Comitato sulla propria pagina Facebook.

 

Venerdì scorso il Comitato aveva diffuso un comunicato in cui appunto si interrogava: “Per la prima volta, dopo 5 anni, non si è più parlato di ‘emergenza migranti’. […] Difficile fare previsioni su come proseguirà la stagione“. La risposta è arrivata in fretta: “Il campo di accoglienza della Caritas, come era prevedibile, ha già esaurito le sue disponibilità“.

 

Ieri la ‘soluzione’ – continua il Comitato Bracciantile Saluzzese – è stata quella di trasferire 10 persone fuori da Saluzzo, a Savigliano, sempre in carico alla Caritas, vera e propria stampella di un “modello” di accoglienza in cui esemplare è il tentativo da parte di politica ed imprenditori di scaricare le proprie inadempienze e responsabilità su disoccupati e lavoratori“. “Il sindaco ha istituito un tavolo settimanale per monitorare l’ ‘emergenza migranti’ in città, concordando con le forze dell’ordine una serie di 8 ronde di controllo notturne ed ha dichiarato che ‘la Questura ci ha garantito l’invio di uomini a supporto qualora la situazione lo richiedesse‘”.

 

E conclude: “A chi sostiene che quest’anno per la prima volta non si possa più parlare di “emergenza migranti”, noi diciamo che sostare per mesi in tende sull’asfalto o in container sovraffollati, ai margini della città, non è una condizione abitativa accettabile, né dignitosa, per persone costrette a dure condizioni di lavoro, soprattutto a fronte di differenti soluzioni che potevano e potrebbero esser messe in gioco“.

 

Leggi anche:

Saluzzo: accoglienza, lavoro e migranti. “Difficile fare previsioni su come proseguirà la stagione”

 

Redazione

 

(Immagine: Comitato Bracciantile Saluzzese)