Si tratta di un nomade bosniaco già protagonista di un servizio delle “Iene”
Giovedì 26 giugno – 12.30
È stato nuovamente arrestato dagli uomini della Squadra Mobile l’uomo che lo scorso ottobre, insieme a un complice, aveva commesso una rapina in strada ai danni di un’anziana.
Questa volta è stato fermato per un furto molto particolare, quello dell’identità: il soggetto infatti, un cittadino proveniente dalla ex Jugoslavia appartenente alla comunità Rom, si era impossessato dell’identità di un cittadino italiano, nato in Argentina. Con tali generalità aveva acquistato anche delle autovetture ed ottenuto dei documenti (patente e carta di identità). Quel che è peggio è che l’ordinanza di custodia cautelare in carcere era indirizzata all’ignaro cittadino “derubato” della propria identità: se il vero Abramovich fosse entrato in Italia avrebbe rischiato di essere fotosegnalato e solo le impronte ne avrebbero provato l’estraneità e conseguentemente evitato l’arresto.
Ieri, martedì 24 giugno, l’uomo si è recato nuovamente a Cuneo, in Questura, per l’effettuazione di alcune notifiche. Anche in tale circostanza l’uomo ha dichiarato le generalità di un cittadino italiano nato in Argentina presentando anche documenti rilasciati da autorità italiane. Sulla scorta degli atti già acquisiti, tale generalità è risultata falsa. E’ scattato così l’arresto per l’uomo, per il reato di false attestazioni e possesso di documenti identificativi falsi.
Alla luce dei riscontri, all’udienza con rito direttissimo, l’arrestato ha confessato di essersi impossessato dell’identità e ha dichiarato le reali generalità e la cittadinanza bosniaca. Il processo si è concluso con la condanna a nove mesi di reclusione con applicazione della misura cautelare custodiale in regime di arresti domiciliari.
Redazione