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Tenda-bis, pronto il calendario delle chiusure. Ma per l’Acit permangono perplessità

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Secondo il segretario Civallero le poche ore notturne concesse durante i mesi estivi potranno compromettere il completamento dei lavori

Giovedì 16 giugno – 16.00

Nella mattinata di ieri, ACIT – Associazione Cuneese Innovazione nel Trasporto – è stata invitata dalla Prefettura di Cuneo al Municipio di Limone Piemonte per partecipare alla riunione di concertazione sul calendario di chiusure del Tunnel di Tenda per i lavori legati al raddoppio della galleria.

A rappresentare ACIT e i trasportatori cuneesi c’era il Segretario Fabrizio Civallero, dopo che le proposte emerse dalla precedente riunione sul territorio di Cuneo sono servite per il confronto tra le associazioni italiane dei trasportatori, dei commercianti, degli albergatori e degli artigiani, che a Limone hanno incontrato le corrispettive delegazioni francesi, composte anche dai Sindaci dei territori circostanti il Tunnel.

Il responsabile dei lavori, Ing. Fabrizio Cardone, ha spiegato ai presenti nella Sala Consigliare il progetto del Tunnel del Colle di Tenda. L’ingegnere ha precisato che i primi lavori di drenaggio previsti necessitano di fasce orarie di 11 ore per garantirne l’avanzamento ottimale: “Avere meno ore significherebbe rischiare di non completare il drenaggio di un foro nella stessa notte e dover rifare nuovamente l’installazione nello stesso punto la notte successiva”.

 

Sulla base di una proposta iniziale di chiusura notturna di 8 ore durante i mesi estivi e di 11 durante quelli autunnali, si è accesa la discussione – moderata dal Viceprefetto di Cuneo, Maria Antonietta Bambagiotti – fra tutti i rappresentanti delle categorie di associazione e i Sindaci. Le aziende artigiane sono intervenute per denunciare che chiudere fino alle 7 del mattino significa recare danno a coloro che devono effettuare trasporti, mentre gli albergatori e i rappresentanti della ristorazione hanno lamentato che anticipare la chiusura alla sera annullerebbe le possibilità per i turisti di cenare nei loro locali.

 

Sentite le esigenze delle parti in causa e compresa l’impercorribilità della chiusura totale del Tunnel – che pure consentirebbe risparmio di tempi e costi come già indicato dall’ACIT nella riunione del 17 giugno scorso – il Sottosegretario ACIT Fabrizio Civallero è intervenuto per segnalare che la discussione si stava allontanando dalla strada auspicata dai responsabili dei lavori, causando problematiche notevoli. “Se gli ingegneri chiedono 11 ore per poter completare correttamente il turno di lavoro notturno, ma noi gliene concediamo soltanto 8 nei 2 mesi e mezzo della stagione estiva” – afferma Civallero – “prendiamo una decisione che va a danno di tutti, perché potrà comportare  lo slittamento del termine dei lavori”.

 

L’Ing. Cardone ha quindi confermato la segnalazione di ACIT, spiegando che le sole 8 ore di chiusura notturna per tutta la stagione estiva causeranno molto probabilmente ulteriori disagi durante la stagione invernale e le festività natalizie, allungando i lavori fino a fine gennaio. Quando anche il Sindaco di Limone, Angelo Fruttero, ha concordato con la posizione di ACIT, la discussione ha virato decisamente. Si è richiesto uno sforzo comune a tutti gli interessati per dilatare i giorni di chiusura almeno nella bassa stagione autunnale, compensando il mancato arretramento di artigiani e commercianti sulla stagione estiva.

 

Il calendario finale di chiusure emerso dalla discussione, che sarà presentato alla Commissione intergovernativa, è stato:  
Dal 1 luglio al 15 settembre: dal lunedì al venerdì, dalle h 22.00 alle h 06.00.
Dal 16 settembre al 15 dicembre: tutti i giorni, dalle h 19.00 alle h 06.00.
A ottobre e novembre si aggiunge la chiusura completa il mercoledì e il giovedì.

 

Nonostante l’accordo, ACIT rimane perplessa circa questa soluzione, poiché le poche ore notturne concesse durante i mesi estivi potranno compromettere il completamento dei lavori. “Come hanno rimarcato gli ingegneri” – sostiene il Segretario Civallero – “se nelle 8 ore non si termina il programma di drenaggio previsto si allungano i tempi e si spreca denaro pubblico, rischiando inoltre che per risolvere gli intoppi causati da un lavoro effettuato nei tempi non corretti si debba tenere chiuso il Tunnel più dell’orario mattutino concordato, con i relativi disguidi per coloro che arrivando al mattino saranno costretti a tornare indietro”.

 

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cs

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