Mai più “bugia nen”: una metropolitana per Cuneo?

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Cartelli in giro per la città e la discussione si sposta immediatamente sui social

Lunedì 30 giugno 2014 – 17.00

“Sei di Cuneo se……sai se questa storia della metropolitana di Cuneo è vera o una bufala…e me lo dici!”. Di ufficiale non c’è ancora niente, ma nell’attesa la rete si è letteralmente scatenata.

Nasce tutto dall’indirizzo http://www.metropolitanadicuneo.com/M.html, una scarna pagina con tanto di mappa in HD e un annuncio entusiasta: “La modernità fa il suo arrivo a Cuneo! Finalmente sarà possibile raggiungere ogni punto della nostra città in pochi, pochissimi minuti, facilitando la vita cittadina. Mai più lunghe e faticose camminate. Siamo o non siamo bugia nen?”.

 

Bugia nen o no, ancora prima di conferme, smentite, primo aprile in colpevole ritardo, è nato un gruppo dal nome emblematico “Movimento NoMetro“. Che esordisce: “Ieri – 27 giugno 2014 – è stato presentato il progetto per la realizzazione della Metropolitana di Cuneo. Oggi – 28 giugno 2014 – nasce il Movimento NoMetro! Il nostro intento è uno e uno soltanto: impedire la realizzazione di un’opera assurda, costosa ed inutile. Unisciti a noi, facciamo sentire insieme la nostra voce: Giù le mani da Cuneo!”. Tanto per non sbagliare. Ma cosa serve la metropolitana a Cuneo, domanda in modo colorito un utente? “Innanzitutto perchè la metropolitana rivoluzionerà le vite di tutti i cuneesi. D’ora in poi tutti arriveranno in orario ad un appuntamento. Alcuni tempi di percorrenza: meno di 2 minuti (1’55” secondi, per l’esattezza) per andare da Piazza Galimberti a Piazza Europa. Sarà possibile andare da Piazza Torino a San Rocco Castagnaretta in poco più di 4 minuti. Le fermate saranno identificate da un’inconfondibile M rossa, che consentirà l’accesso alle scale mobili che condurranno i viaggiatori alla banchina di accesso ai binari. Per aiutare la vita sociale dei giovani cuneesi, la metropolitana resterà aperta tutta la notte”.

 

Se si trattasse, com’è probabile, di una geniale trovata, un indizio potrebbe portare ai “colpevoli”: la linea blu (o azzurra) e quella fermata in evidenza. Che non riportiamo. Ma che è comunque riuscita nell’intento. Chapeau.

 

Redazione