L’esposizione sarà visitabile fino al 31 agosto con l’aggiunta di alcuni importanti camei
Giovedì 3 luglio 2014 – 10.00
Il successo di pubblico superiore alle aspettative (oltre 25.000 visitatori in tre mesi) avuto dalla mostra “L’Enigma Escher. Paradossi grafici tra arte e geometria”, inaugurata al Filatoio di Caraglio lo scorso 29 marzo, ha spinto gli organizzatori non solo a prorogarne l’apertura per altri due mesi, ma anche ad aggiungere alle 130 opere di Escher già esposte altre 7, tutte di particolare interesse e valore.
Un motivo in più per andare (o tornare) a visitare la mostra-evento 2014 dell’associazione culturale Marcovaldo, che resterà aperta fino al 31 agosto dal giovedì al sabato dalle 14,30 alle 19, la domenica e le festività infrasettimanali dalle 10 alle 19. Per informazioni telefonare allo 0171/618260 o scrivere a info@marcovaldo.it.
Tra le nuove opere che si aggiungono alla mostra, le più note sono “Planetoide tetraedrico” (xilografia a due colori del 1954) e “Interno della Basilica di San Pietro” (xilografia del 1935). Molto interessanti, tuttavia, sono anche i due studi preparatori in matita su carta per la notissima “Mani che disegnano” (entrambi datati 1948), che nel percorso espositivo saranno collocati vicino all’opera ultimata. Fanno parte del nuovo gruppo di opere anche la litografia del 1936 “Tra San Pietro e la Cappella Sistina”, accompagnata dal suo studio preliminare in gesso su carta.
Dulcis in fundo, è arrivata al Filatoio di Caraglio anche “Simmetria n. 9”, un rarissimo acquerello realizzato da Escher a cavallo tra il 1937 ed il 1938. Quest’ultima opera fa parte di una serie di 137 studi per la tassellatura del piano, che servirono come ispirazione a successive xilografie e litografie, ma che non vennero mai venduti dall’autore.
L’esposizione è promossa dall’associazione culturale Marcovaldo in collaborazione con la Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia, con il sostegno della Regione Piemonte, della Compagnia di San Paolo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, con il contributo della Fondazione CRT.
“L’enigma Escher” è curata da un Comitato scientifico d’eccezione coordinato da Piergiorgio Odifreddi (logico matematico di fama internazionale e d’origine cuneese) e composto da Marco Bussagli (saggista, storico dell’arte, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Roma), Federico Giudiceandrea (collezionista e studioso di Escher) e Luigi Grasselli (Professore ordinario di Geometria e pro-rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia).
cs