Martedì 8 luglio 2014 – Ore 12.30 – La seconda prova della “4 sere di Cuneo” si disputa a Borgo San Dalmazzo sul classico circuito serale che raggiunge la 39ª edizione. L’organizzazione della manifestazione è curata dall’ASD Pedona Cicli Argirò e i concorrenti che arrivano, trovano facilmente il luogo di ritrovo per le iscrizioni, dove sono piacevolmente accolti dall’offerta di un pacco gara.
La Polizia Municipale gestisce perfettamente la restante parte di traffico degli ultimi che rientrano, prima di chiudere definitivamente il circuito cittadino e lasciare che i concorrenti facciano qualche giro di ricognizione, prima d’iniziare la gara, che lo speaker, John Forneris, annuncia imminente dal palco appositamente montato in corso Barale dove è posto il traguardo.
Alle 19 tutto è pronto e si parte con la prima gara. 34 atleti sopra i 48 anni, provenienti da Piemonte e Liguria, applauditi dal pubblico che si va a disporre dietro le transenne e accompagnati dalla stimolante musica diffusa dagli altoparlanti, prendono il via per una corsa di 25 giri, per un totale di 33,75 km, che tradizionalmente si annuncia velocissima.
Infatti vediamo transitare, al primo passaggio sulla linea del traguardo, il gruppo allungatissimo, condotto da Ostorero, Capellino, Dardi e Olivero. La cosa si ripete anche al passaggio successivo quando a menare la danza sono Capellino, Ostorero, Dardi, Olivero e Longo. Il plotone che passa è sempre più allungato e qualcuno inizia già a perdere terreno.
A tirare al terzo passaggio sono Capellino, Magnaldi, Mattiuzzi e Dell’Atti ma nella tornata che segue quattro corridori riescono a guadagnare qualche decina di metri. Si tratta di, Capellino, vincitore lo scorso anno, Mattiuzzi, Alparone e Olivero. I quattro viaggiano in accordo e il vantaggio cresce.
Si arriva al primo dei due Traguardi Volanti a premio che gli organizzatori pongono per tenere alto il ritmo agonistico della corsa. Siamo al 5° passaggio e dopo una combattuta volata, il primo a transitare è Alparone, davanti a Capellino e Olivero. Gli immediati inseguitori sono guidati da Firpo, Dana e Dell’Atti.
Dopo 7 tornate, il vantaggio sale a 22”.
All’undicesimo giro, Ostorero prova a riportarsi sui fuggitivi. Il suo tentativo solitario dura tre tornate ma si esaurisce alla vigilia del secondo Traguardo Volante, quello del 15° giro, che Capellino si aggiudica allo sprint, precedendo Olivero e Alparone.
Ora, all’inseguimento dei 4 battistrada, che nel frattempo hanno accumulato un vantaggio di 40”, si pongono Dana e nuovamente Ostorero, ma anche questo tentativo di riaggancio si esaurisce nell’arco di qualche tornata. La corsa procede così senza ulteriori emozioni, se si esclude lo spavento causato dalla caduta, fortunatamente senza serie conseguenze fisiche, di Marino Giuliano, al quale si è spezzato il canotto della forcella anteriore, quello che regge il manubrio.
Si arriva al suono della campana, mancano 1350 metri alla fine della corsa. Sono le 20.30, il cielo volge all’imbrunire e la zona traguardo è gremita di gente assiepata dietro le transenne. Aspettiamo tutti di vedere chi sarà il vincitore del 2014. Ai 700 metri scatta Olivero ma Alparone si riporta sotto prima dell’ultima curva, dalla quale esce con maggiore velocità Gualtiero Capellino che guadagna qualche metro. Mancano 300 metri e non si può esitare. L’alfiere del Team Pancalieri insiste e a nulla serve la rimonta tentata da Alparone che deve accontentarsi del 2° posto, dietro a un Capellino esultante per il secondo successo consecutivo in questa competizione. Terzo è Olivero e 4° Mattiuzzi. In 5ª posizione, a 55” dal vincitore, che ha girato alla media di 40,110 km/h, Dell’Atti precede Dardi, Dana, Ostorero, Benissone, Longo (1° sgA), Magnaldi (2°sgA), Martina e Giolitti.
Il 3° sgA è Tilatti, cui seguono, Bellone, Marletta, oggi vittima di una foratura, Miranda e Perdichizzi.
Tra gli sgB, il primo è Luigi Cren, che lascia dietro se, Traversa e Maritan.
Con il buio incombente partono i 42 concorrenti sotto i 47 anni. I giri da compiere sono 30, per un totale di 40,500 km e anche per loro ci sarà un traguardo a premio al 10° e 20° giro.
La partenza è fulminea e, al primo passaggio, dopo soli 1350 metri di corsa, vediamo transitare il veterano Colomba, con 100 metri di vantaggio su Gianti, alla testa di un gruppo stiratissimo.
Il giro dopo Colomba non c’è già più, nel senso che è stato immediatamente riassorbito. In compenso Gianti, è sempre in testa al plotone.
Dopo quattro tornate è Venezia che prova a scattare, ma anche lui viene riassorbito. Poi provano Magnaldi e Ubertis. Stessa sorte.
Dopo 7 giri lo junior Magnaldi ci riprova. Al suo inseguimento si porta il senior Fantini. Al completamento della tornata successiva, Fantini corona l’inseguimento. Il vantaggio è di soli 100 metri sul gruppo, ancora tirato da Gianti.
Dopo 9 tornate, a inseguire i due battistrada, che adesso hanno 10” di vantaggio, provano Barra e Colomba, ma anche loro non hanno fortuna. Il distacco di 10” persiste anche quando si pone all’inseguimento la coppia Simone Bosio-Raffaele Barra.
E arriviamo al Traguardo a premio del 10° giro, che Magnaldi vince davanti a Fantini e Venezia, transitato con i soliti 10” di ritardo, insieme a Corino.
Passato il TV gli inseguitori prendono fiato e il vantaggio dei due battistrada sale a 22”.
Sono stati percorsi 12 giri e adesso all’inseguimento c’è il quartetto formato da Corino, Ubertis, Martini e Venezia, mentre Gianti cerca di ricucire, tirando ancora quel che resta del gruppo, diviso in due tronconi. Per qualche giro il distacco del quartetto inseguitore si mantiene sui 22”, ma da dietro, a soli 200 metri da questi, troviamo ad inseguire, Pacchiardo, Moschini, Marchiori, Luca Carlini e Gianti.
Il Traguardo Volante del 20° giro è vinto da Magnaldi su Fantini e Corino che transita, con gli altri tre inseguitori, 38” dopo.
La situazione si stabilizza. All’inseguimento dei due battistrada ora ci sono anche Pacchiardo, Barra Fariano e Colomba. Il distacco dalla coppia di testa è 40”.
Suona la campana. I due amici-rivali si affrontano per quest’ultimo sprint. Il più fresco è Mattia Magnaldi che parte lungo, tiene a debita distanza Cristiano Fantini e vince, alla media di 40,970 km/h, manifestando tutto il suo entusiasmo, tra gli applausi del pubblico che ha assistito per tutta la corsa all’impresa dei due di testa.
Lo sprint per il terzo posto se lo aggiudica Alessandro Ubertis, davanti a Stefano Corino, Walter Pacchiardo e Cesare Venezia. Seguono, Martini, Marchiori, Altare, Barra, Gianti, Fariano, Luca Carlini, Colomba, Moschini e Zampieri.
Finita anche la seconda gara, i corridori sono subito chiamati alla ricca premiazione, con Trofei di Rappresentanza offerti dal Comune di Borgo San Dalmazzo, impersonato dall’assessore Giuseppe Bernardi, cesti prodotti, buoni spesa, biciclette ragazzo, offerte da Cicli Argirò, mazzi di fiori e borse varie.
Si premiano i primi tre dei quattro traguardi volanti, i vincitori delle due gare e tutti i classificati delle varie categorie. Nella notte ormai dichiarata, con gli altoparlanti che diffondono “We are the champions” dei Queen, si vedono i lampi dei flash che immortalano i protagonisti di questo 39° Circuito Serale di Borgo San Dalmazzo.
La terza prova della “4 Sere di Cuneo” si correrà giovedì prossimo, 10 luglio a Polonghera. Anche lì si annuncia una bella festa, con cena finale.
La classifica vede ora al comando, Venezia, Desco, Colomba, Capellino, Longo, Cren, rispettivamente nelle categorie, junior, senior, veterani, gentleman, sgA e sgB.
Le foto della manifestazione e premiazione sono visibili cliccando su:
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Valerio Zuliani