A 3 giorni dalla pubblicazione delle chiusure è già polemica
Venerdì 11 luglio 2014 – 15.15
L’Anas sa che l’alta stagione, nelle stazioni sciistiche della valle Vermemagna, si protrae sino a fine febbraio – inizio marzo? Sembra proprio di no, se si guarda al calendario dei lavori preparatori per la realizzazione del nuovo tunnel del Tenda.
In una lettera trasmessa da Confcommercio al Prefetto di Cuneo, Giovanni Russo e per conoscenza all’Anas, gli imprenditori del terziario contestano il fatto che il programmato calendario di chiusure non rispetti le esigenze legate ad una stagionalità che è alla base dell’economia di zona. “La chiusura nei giorni di mercoledì e giovedì dei mesi di ottobre e novembre, comprese le notti del fine settimana – dice Luca Chiapella, Vice Presidente provinciale e Presidente Confcommercio Cuneo – comporta un grave sacrificio per gli operatori economici della vallata, ma, nell’ottica di finire i lavori il prima possibile, la si affronterà con coraggio”. Questo a condizione di far salva la stagione invernale che non finisce il 6 gennaio come lascia intendere la programmazione proposta, bensì due mesi dopo. Non è sufficiente, di conseguenza, la riduzione delle chiusure nella seconda quindicina di dicembre e nella prima dell’anno nuovo.
Questo, ovviamente, nel caso che i lavori relativi agli interventi preparatori sul campo si debbano protrarre nel 2015.
Di qui la richiesta ”di apertura alla circolazione nel tunnel del Tenda a partire dal venerdì notte, nei mesi di alta stagione invernale, eventualmenrte rivedendo le chiusure infrasettimanali”.
A supporto della richiesta, si citano i dati forniti dall’Osservatorio turistico della provincia che evidenziano come quasi il 50% degli arrivi a Limone Piemonte, nel 2013, sia stato attivato da liguri e francesi che hanno scelto, come itinerario, proprio il colle di Tenda. La statistica evidenzia anche come la massima concentrazione dei passaggi al valico, nella stagione invernale, sia stata registrata, sia per i provenienti dalla Riviera dei fiori che dalla Costa azzurra e dal monegasco, in dicembre (assicurando 5113 presenze), ma soprattutto in gennaio (10.694), febbraio (11.711) e marzo (9.621). Di qui, dati alla mano, la conferma che la stagione, in condizione di normale innevamento, si prolunga sino alle soglie della primavera.
“Si è accettato, dando prova di disponibilità e di senso civico, il sacrificio richiesto in autunno – conclude Chiapella – ma non si può rinunciare alla difesa di ritmi che, in tempi come gli attuali, assicurano agli imprenditori commerciali e turistici la sopravvivenza. Già pesano, in questa stagione estiva condizionata negativamente dalle temperature più basse della norma, i bilanci delle settimane in corso. Che, almeno, l’inverno sia salvaguardato! Il nostro obiettivo, in adesione alla volontà espressa dal territorio, è che i lavori procedano a ritmo sostenuto. Il tutto, però, nel rispetto di alcune condizioni di base che abbiamo posto sul tavolo sin dall’inizio del confronto sulla calendarizzazione. Viviamo in una condizione di preoccupante attesa, timorosi che difficoltà impreviste possano intralciare i previsti ruolini di marcia. Abbiamo bisogno di far conto su alcune, irrinunciabili certezze e il rispetto della stagionalità è una di queste”.
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cs