Il titolare non è stato in grado di esibire una qualsiasi documentazione che dimostrasse il possesso dei software
Venerdì 11 luglio 2014 – 9.00
Tra i compiti di prevenzione, ricerca e repressione di eventuali violazioni affidati al Corpo della Guardia di Finanza rientra, ai sensi dell’art. 2 del D.Lgs. n 68/2001, oltre alla tutela dei brevetti, marchi ed altri diritti di privativa industriale, anche quella del diritto d’autore.
Ai sensi della vigente normativa, oggetto di recente aggiornamento in linea con gli indirizzi comunitari, i programmi informatici rientrano a pieno titolo tra le opere dell’ingegno destinatarie della protezione prevista dalla Legge 22/04/1941 n. 633.
Nei giorni scorsi i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Cuneo, nell’ambito dei servizi espletati per contrastare l’utilizzo di programmi informatici da parte di operatori economici sprovvisti delle licenze d’uso, sono intervenuti presso la sede di una società Saluzzese che opera nel comparto, procedendo al controllo di diciotto postazioni informatiche presenti nei locali dove si svolgeva l’attività d’impresa.
Al termine degli accertamenti svolti è emerso che su alcune macchine erano installati diversi software per la gestione e l’elaborazione di immagini, utilizzati nella rete aziendale dai tecnici della società, per i quali il legale rappresentante non è stato in grado di esibire idonea licenza d’uso o, comunque, un qualunque altro documento che ne dimostrasse il legittimo possesso ed utilizzo.
I Finanzieri, dopo aver acquisito gli “screen shots” relativi ai programmi illecitamente detenuti, hanno segnalato il titolare dell’azienda all’A.G. competente, per violazione della Legge n. 248/2000, in quanto responsabile di aver detenuto, installato e utilizzato a scopo imprenditoriale opere dell’ingegno protette senza averne la regolare licenza d’utilizzo.
Redazione