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Ospedale unico di Verduno, non si torna indietro: anche Bra ha approvato la mozione condivisa tra i comuni dell’Asl Cn2

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Al centro del dibattito anche il noto squilibrio dei finanziamenti regionali e la viabilità

Giovedì 17 luglio 2014 – 16.30

Anche Bra ha approvato la mozione stilata dalla conferenza dei sindaci dell’Asl Cn2, per ribadire la scelta strategica “di costruire l’ospedale unico di Verduno, in sostituzione di due nosocomi di Alba e Bra”, con l’obiettivo di portare a termine al più presto la realizzazione del nuovo ospedale, e per un riequilibrio “dei finanziamenti regionali alla aziende sanitarie, con particolare attenzione alla situazione fortemente sperequata in cui si trova l’Asl Cn2, che continua ad avere una quota capitaria inspiegabilmente ridotta rispetto agli altri territori”.

Lo ha fatto con una mozione approvata all’unanimità da parte del consiglio comunale, che si è riunito ieri mercoledì 16 luglio 2014.

 

I tre punti cardine della mozione toccano questioni che è bene ricordare ai nuovi vertici della sanità piemontese” – ha detto il capogruppo di “Con Sibille per Bra”, Pietro Ferrero, con la consigliera Maria Milazzo (Pd) che ha ricordato come “le differenze di quota capitaria tra la nostra Asl e quella di Asti, ad esempio, è di 86 euro a testa, il che fa ammontare la differenza complessiva a trentadue milioni di euro, con i quali è possibile comprendere quanti servizi aggiuntivi si potrebbero effettuare”. Per Davide Tripodi (capogruppo Bra domani) è però importante che la mozione contenga anche un riferimento alle questioni connesse con la viabilità e i trasporti: “se queste non vengono affrontate, non ci saranno servizi adeguati per i nostri concittadini nel nuovo ospedale”.

 

La mozione è condivisibile sugli aspetti connessi alla quota capitaria, con una media regionale superiore di 120 euro rispetto a quanto percepisce l’Asl Cn2. Critici invece sull’ospedale di Verduno, che non deve diventare un feticcio, ma una base di discussione da affrontare alla luce di un piano serio che metta in evidenza il costo complessivo dell’opera, le sue fonti di finanziamento anche in relazione a arredi e impianti, la definizione dei costi di gestione, oltre a costi e progettualità della viabilità necessaria a raggiungerlo” – ha detto il capogruppo del “Movimento 5 stelle” Claudio Allasia. Approfondimenti chiesti anche dal capogruppo di Forza Italia, Massimo Somaglia, per il quale sarebbe auspicabile programmare in settembre un incontro con l’assessore regionale Saitta.

 

L’approfondimento sulle criticità evidenziate ci sarà” – ha affermato il sindaco Bruna Sibille – “Occorre però che sia ben chiara una cosa. Oggi tornare indietro rispetto alla prospettiva di Verduno è impossibile, anche perché le strutture di Alba e Bra non hanno caratteristiche adeguate per garantire moderni servizi ospedalieri. Sarebbe suicida presentarsi divisi di fronte ai nostri interlocutori regionali, proprio quando il nuovo assessore alla sanità ha ribadito che il completamento dell’ospedale di Verduno è un’assoluta priorità”.

 

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Redazione

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