Martedì 22 luglio 2014 – Ore 17.15– Dopo 8 anni di presidenza è venuto il momento di un importante cambio al vertice nella società ASD Orange Cervere: Luca Costantino ha ufficialmente rassegnato le proprie dimissioni.
Leggere tale passaggio come un passo indietro sarebbe però una lettura di comodo che non rispecchia in alcun modo quella che è la realtà dei fatti: la volontà di mischiare le carte è infatti l’incipit del rilancio, il cuore della riorganizzazione e lo spirito più vero dell’ambizione che il collettivo Orange promulga.
Inizia dunque tutto con una lettera di dimissioni: Costantino non lascerà però il gruppo, confermando pertanto la propria azione all’interno dell’associazione (“anzi, cercherò di fare ancora di più” precisa). Lungo il suo mandato si sono fatti grandi passi avanti soprattutto in termini di strutturazione del progetto e cura degli impianti sportivi, ereditati in modo problematico e riportati ad uno stato di cura, funzionamento e decoro all’altezza della situazione. La difficile congiuntura economica e la difficoltà del portare avanti progetti impegnativi all’interno di comuni di piccole dimensioni ha trovato controcanto nell’impegno di un gruppo di amici e nella forza, contagiosa e trainante, del volontariato. Non sono mancati altresì i risultati sportivi, con una promozione alla Seconda Categoria che ha fatto seguito a vari anni ai vertici della classifica; l’ultima sfortunata retrocessione è ora occasione per ripartire.
A reggere il timone della società sarà ora Fabrizio Ghigo, già giocatore e allenatore Orange negli anni passati: una scelta all’insegna della continuità, insomma, che consente di spalmare meglio gli incarichi all’interno del direttivo e che promette pertanto un quadro migliore per conseguire gli obiettivi prefissati già fin dalla prima stagione 2014-2015. A distanza di un decennio dalla nascita della società, insomma, viene il momento di voltare pagina: gli investimenti del passato su un progetto tangibile (che ha posto prima di tutto e di tutti la scommessa delle giovanili), l’acquisto di mezzi e materiali a disposizione della collettività e la cura dell’impianto, trovano lineare proseguimento nella volontà di rendere quanto più strutturale possibile l’offerta sportiva dell’associazione.
Il consiglio direttivo vede Marco Odello nel ruolo di Vice Presidente, con le nuove entrate di Dario Sevega e Alessio Forzinetti a dare manforte al gruppo dirigenziale. Luca Costantino coprirà il ruolo di segretario; Massimo Pirra sarà responsabile degli impianti sportivi e allenatore del settore giovanile; Luca Roggero darà copertura agli aspetti operativi del gruppo; Daniele Sacco darà manforte al gruppo in qualità di responsabile della comunicazione.
La prima squadra sarà nelle mani del nuovo allenatore Vasta, coadiuvato da Scarzello. Antonio Iannelli continuerà l’allenamento degli estremi difensori in rosa, mentre il veterano Antonio “Tonino” Minetti coprirà il ruolo di Direttore Sportivo. La squadra potrà contare su innesti in ogni comparto: l’obiettivo condiviso è quello di tornare in Seconda Categoria al termine di un campionato di alta classifica, riaggiustando il tiro laddove nella scorsa stagione si sono vissute le maggiori difficoltà.
La società, che ha nel mirino anzitutto l’offerta per i più giovani, sta operando in modo capillare per garantire fin dai mesi estivi la miglior organizzazione possibile: entro breve saranno ufficializzate le direzioni tecniche di Esordienti 2002-2003, Pulcini 2006,Pulcini annate miste e Piccoli Amici.
Per il nuovo Presidente, Fabrizio Ghigo, un obiettivo si pone in capo a tutto: far passare all’esterno l’importante messaggio di una società che ha per vocazione un valore sociale e formativo, ottemperando ad un alto impegno nei confronti della comunità. Bisogna raccontare, soprattutto ai più giovani, cosa significhi essere Orange. Perché indossare una maglia, anche se nel terzo millennio la caduta dei valori non sempre lo ha reso vero ad ogni latitudine, deve essere qualcosa di più di un vezzo, uno strumento o una circostanza: è anzitutto coinvolgimento e passione, impegno e responsabilità. Solo così il calcio potrà tornare ad essere, oltre che semplice divertimento, anche una insostituibile palestra di vita.
cs