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Lo scorso 5 giugno Lupi ha assicurato: “Il finanziamento per la linea sarà nel decreto Sblocca Italia”
Giovedì 28 agosto 2014 – 16.30
“Puntare su opere veramente utili per i cittadini e il territorio. Su regole e procedure che consentano finalmente di sbloccare lavori la cui mancata realizzazione pesa negativamente sulla salute delle persone, sulla loro libertà di movimento, sulla possibilità di migliorare la qualità della vita, l’economia locale e nazionale” (legambiente.it).
E’ l’appello di Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, al premier Matteo Renzi, a due mesi dall’individuazione delle 101 piccole e medie opere incompiute sparse per l’Italia. L’occasione è il Consiglio dei Ministri di domani, venerdì 29 agosto, in cui dovrebbe essere approvato il cosidetto decreto “Sblocca Italia”.
Come già riportato lo scorso 25 giugno, tra le tante opere segnalate nel corposo dossier (la cui voce più consistente riguarda, guarda caso, ferrovie, trasporti urbani, mobilità dolce) anche la “nostra” Cuneo-Nizza: i 29 milioni necessari a realizzare i lavori di manutenzione della linea transfrontaliera, ora in funzione con velocità ridotta per motivi di sicurezza, sarebbero proprio nel decreto Slocca Italia, come ha assicurato il 5 agosto il Ministro Lupi alla delegazione cuneese composta dall’onorevole Chiara Gribaudo, la senatrice Patrizia Manassero e l’assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco.
E’ dunque il momento della verità per la storica linea ferroviaria. Raccogliamo l’appello di Legambiente: “Per rilanciare l’economia dell’Italia non serve muovere cemento e asfalto con grandi opere ma un’inedita politica dei trasporti e delle infrastrutture. In primis, investimenti nelle aree urbane dove si concentrano i due terzi degli spostamenti delle persone e dov’è urgente recuperare pesanti ritardi infrastrutturali e sviluppare la mobilità pubblica“.
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Redazione
