Secondo l’associazione di categoria, adesso le energie vanno rivolte al traforo del Tenda
Martedì 2 settembre 2014 – 12.00
Il ministro alle infrastrutture, Lupi, è stato di parola. In visita nel Cuneese, aveva promesso che si sarebbero trovati i fondi per la ferrovia Cuneo – Nizza e questo è accaduto. Nel pacchetto “Sblocca Italia”, è inserito il finanziamento di 29 milioni di euro per la messa in sicurezza della linea internazionale.
La Confcommercio della provincia di Cuneo, in prima linea nelle battaglie per tutelare i collegamenti tra il territorio e la Francia, esprime la propria soddisfazione nel constatare che, finalmente, uno degli obiettivi per cui si è lottato nell’ultimo anno è stato raggiunto. “Nessuno più degli imprenditori che si occupano di commercio, turismo e servizi – dice Luca Chiapella Vice presidente provinciale e Presidente di Confcommercio Cuneo – vive nella consapevolezza che l’isolamento si paga a caro prezzo e che, col ridursi delle opportunità di raggiungere un determinato territorio, la vita economica langue. Questo in aggiunta alle problematiche legate all’avvio dei lavori di preparazione alla realizzazione del tunnel del Tenda, soggetto a chiusura notturna nei giorni feriali e ritmato dal semaforo nelle fasce di apertura”.
La convergenza degli operatori della valle Vermenagna su richieste che facessero giustizia, proprio a cominciare dalla ferrovia, in vista delle problematiche che si profilano in campo viario è stata supportata da un attivissimo comitato di protesta, cui si rende merito per aver mantenuto viva l’attenzione sul problema, da una raccolta di firme e dal coinvolgimento dei parlamentari che, a Roma, rappresentano la Granda e dai rappresentanti delle istituzioni regionali. Questa volta ci si è mostrati uniti, si è stati ascoltati e la marginalità geografica non ha fatto pagare ai cuneesi uno scotto che non meritano.
Adesso le energie vanno rivolte al traforo, perché la realizzazione del progetto, cui si guarda con speranza, non comprometta un tessuto di piccole realtà che vivono sul transito, sul turismo e sugli storici legami con la vicina Francia.
cs