Il M5S Cuneo e la politica “dei mille giorni”: “E noi che credevamo di avere già aspettato abbastanza…”

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“Tra 1000 giorni avremo “un grosso ragno fuori dal buco” e circa 1.000.000 di disoccupati in più”

Giovedì 4 settembre 2014 – 12.00

Riceviamo e pubblichiamo: “Nel lontano 2010, fra un TG e un Porta a Porta, correva voce che la “fine della crisi era vicina”… ebbene NO! A quanto pare, secondo le rosee previsioni del Premier Matteo Renzi, occorreranno ancora 1000 giorni per “cavare un ragno dal buco” (cit.)

C’è da chiedersi quanta fiducia ancora bisognerà accordare alla nostra maggioranza di Governo prima di iniziare a sopravvivere con maggiore dignità….
“Serve coraggio, non paura. Ci giudicherete a maggio 2017” dice Matteo Renzi su tutti le reti!
Certo è un pochino più semplice “non avere paura” quando si guadagna abbastanza da dormire tranquilli, più complicato rimane invece per molti cittadini italiani che si ritrovano senza lavoro o con uno stipendio “da fame”, minati da un’enormità di tasse da pagare e magari anche senza gli 80 euro in busta paga che, a detta di alcuni, dovrebbero bastare per fare la spesa necessaria per 15 giorni.
Qualcosa non torna….

 

I dati sulla disoccupazione riportano chiaramente che si stanno perdendo circa 1000 posti di lavoro al giorno (notizia quasi sconosciuta, se ci si limita ad ascoltare l’omertosa informazione dei tg); Renzi ha bisogno di 1000 giorni per cavare un ragno dal buco, quindi, se la matematica non è un’opinione, tra 1000 giorni avremo “un grosso ragno fuori dal buco” e circa 1.000.000 di disoccupati in più.

 

A cotanta assurdità, non è tardata la risposta dell’esponente del MoVimento 5 Stelle Luigi di Maio il quale, in un’intervista andata in onda ovviamente sui canali web (non sia mai!) incalza dicendo: “Dire agli italiani (che proprio in queste settimane  stanno per pagare la TASI,  l’IMU, l’IRPEF, l’IVA, l’IRAP ) che servono 1000 giorni per risolvere i loro problemi, per noi è una presa in giro. A nostro avviso bastano 1000 ore (40 giorni) !  Entro la metà di ottobre si potrebbe abolire l’IRAP per le imprese e sbloccare posti di lavoro, aumentare  le pensioni ,tagliando quelle d’oro, e soprattutto istituire un reddito di cittadinanza. Tutto questo creerebbe nuovi posti di lavoro per i giovani e salverebbe i 50enni che invece lo hanno perso e non si riescono a ricollocare nel mondo delle imprese

 

La domanda sorge spontanea, direbbe qualcuno: vale davvero la pena aspettare 1000 giorni per giudicare? E se poi il giudizio fosse negativo? E se nel 2017 le aspettative degli italiani, che fedelmente hanno aspettato e creduto, venissero deluse? Cosa ci diranno? “Scusate, ci siamo sbagliati” , “concedeteci una proroga”  o ancora peggio, non ci diranno nulla, sperando che nel frattempo gli italiani si siano dimenticati le belle promesse?
Del resto non sarebbe una novità…

 

Non molto tempo fa Matteo Renzi aveva dichiarato che avrebbe rassegnato le dimissioni qualora la riforma del Senato non fosse stata ultimata entro 10 Giugno 2014… ebbene la riforma si è conclusa in Agosto (ben due mesi dopo), ma lui ovviamente non si è certo avviato verso casa… e che dire della promessa fatta a Febbraio 2014 dove il PD ci rassicurava che avrebbe fatto una riforma al mese? A pensarci bene, visti i precedenti, non risulta difficile immaginare come andrà a finire a Maggio 2017 !

 

Chissà, forse, se durante le ultime elezioni, la maggioranza degli Italiani non si fosse venduta per 80 euro, oggi i tempi di ripresa sarebbero più brevi  o quantomeno basterebbe aspettare 40 giorni anziché 1000 per sapere di che morte morire…
Il MoVimento 5 Stelle porterà avanti un’opposizione durissima con il solo ed unico scopo di porre fine a questa maggioranza di Governo che, citando Riccardo Fraccaro, “sta inquinando il tessuto economico e sociale del Paese con un marketing politico che si basa sulla promozione di slogan volti solamente a vendere a caro prezzo  le fantomatiche riforme dei 1000 giorni ed a nascondere flop ed effetti collaterali, avvelenandosi del silenzio generale degli organi di informazione,  contravvenendo così alle basi della nostra democrazia”.

 

MoVimento 5 Stelle – Cuneo”