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Export della provincia di Cuneo: nel primo semestre 2014 è +2,4% rispetto al 2013

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Dardanello: “Il nostro impegno deve essere quello di adottare politiche efficaci e strategie vincenti”

Martedì 16 settembre 2014 – 10.00

Nel I semestre del 2014 il valore delle esportazioni cuneesi di merci ha raggiunto i 3,2 miliardi di euro, registrando un incremento del 2,4% rispetto al I semestre del 2013. L’entità della crescita delle esportazioni registrata nei primi sei mesi dell’anno in provincia di Cuneo risulta più intensa rispetto a quella realizzata a livello complessivo nazionale (+1,3%), ma minore se confrontata con il corrispondente dato regionale (+4,4%).

Sul fronte delle importazioni, il I semestre 2014 registra un incremento del 4,3%, raggiungendo un valore pari a 1,9 miliardi di euro. Il saldo della bilancia commerciale permane, dunque, positivo e pari agli 1,3 miliardi di euro, dato questo piuttosto stabile rispetto a quello rilevato nello stesso periodo dell’anno precedente.

Cuneo si conferma la seconda provincia esportatrice del Piemonte, generando il 14,8% del valore delle vendite regionali all’estero, dopo Torino, che detiene il primato con una quota pari al 49,5%.
Esportazioni della provincia di Cuneo per principali prodotti (dati in euro)

 

La spinta all’internazionalizzazione continua a fungere da effetto traino per la provincia cuneese che, nel corso del I semestre del 2014, ha concretizzato una nuova variazione positiva, pari al 2,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sono le esportazioni dei nostri prodotti di qualità e di maggiore specializzazione, quali l’alimentare, l’agricoltura, i mezzi di trasporto a consolidare nella nostra provincia il ruolo fondamentale che l’export riveste nel cammino verso la ripresa.– ha dichiarato Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di commercio di Cuneo -. Il nostro impegno, dunque, deve essere quello di adottare politiche efficaci e strategie vincenti volte a rilanciare l’economia del nostro territorio, consapevoli dell’importante ruolo giocato dall’internazionalizzazione”.

 

L’andamento positivo delle esportazioni, tuttavia, non ha coinvolto tutti i principali settori delle vendite cuneesi all’estero.
Con una quota pari al 28,5% delle esportazioni provinciali, il comparto dei prodotti alimentari e delle bevande ha registrato un incremento delle relative vendite pari all’1,6%, frutto questo da un lato della performance positiva registrata dal settore delle bevande (+4,0%), dall’altro da quella pressoché stabile rilevata dal comparto dei prodotti alimentari (-0,1%).

 

Anche il settore dei mezzi di trasporto, che genera il 17,4% delle vendite all’estero, manifesta un andamento positivo (+9,4%); buone performance sono state rilevate anche per le esportazioni di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (+0,7%), e soprattutto per i prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca (+6,6%), che generano rispettivamente il 11,3% e il 4,3% delle esportazioni cuneesi.
Al contrario, sono diminuite le vendite all’estero dei prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-3,9%), dei prodotti della meccanica (-4,1%) e quelle dei  prodotti delle altre attività manifatturiere (-5,2%).

 

Per quanto concerne i mercati di sbocco, il bacino dell’Ue-28 ha attratto il 69,9% delle esportazioni provinciali, contro il 30,1% dei mercati situati al di fuori dell’area comunitaria. L’aumento complessivo delle vendite cuneesi all’estero è frutto delle dinamiche positive esibite sia dalle esportazioni dirette ai mercati dell’Ue-28 sia verso quelli extra Ue-28: le prime, infatti, sono aumentate del 2,5% rispetto al I semestre del 2013 e le seconde del 2,4%.

 

cs

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