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L’8 per cento del territorio piemontese è soggetto a frane

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L’Assessore Valmaggia: “Lavorare per un servizio geologico sempre all’avanguardia”

Martedì 16 settembre 2014 – 9.15

Partiti ieri al Lingotto i lavori del XII Congresso dell’Associazione Internazionale di Ingegneria Geologica (IAEG). L’evento, unico nel panorama internazionale, si propone di analizzare il ruolo dinamico della geologia in un mondo in continuo e sempre più accelerato cambiamento.

Presenti studiosi provenienti da tutto il mondo che, sotto il patrocinio della Regione Piemonte, per sette giorni presenteranno i loro studi in settori peculiari legati, in particolar modo, ai rischi geologici e alla prevenzione dalle calamita; argomenti ben presenti nella politica della giunta regionale.

L’inventario degli eventi franosi della Regione Piemonte – afferma l’Assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte, Alberto Valmaggiadisegna un quadro che non lascia possibilità di equivoci: l’8% del nostro territorio è soggetto a frane, e pertanto necessita di un’attenzione del tutto particolare”. Situazione soggetta a un incremento del monitoraggio da parte dei geologi e degli operatori della protezione civile se si pensa che, dal 1800 ad oggi, sono stati ben 120 gli eventi pluviometrici intensi che hanno provocato danni diffusi sul territorio piemontese, e solamente in questa estate hanno arrecato danni per ben 40milioni di euro.

Sono orgoglioso che Torino ospiti un congresso di così vasta portata e su temi di forte interesse per la nostra regione” – prosegue Valmaggia – “Il nostro territorio è per buona parte montano, e proprio questa sua caratteristica lo mette a maggior rischio geologico. Questa conformazione territoriale non deve tuttavia essere vista come un deficit per il Piemonte, ma come una peculiarità in grado di diventare, sempre più, un’attrattiva per turisti e un ripensamento per chi volesse abbandonare queste terre. Per far questo occorre non solo erogare servizi capillari ed efficienti nelle aree maggiormente svantaggiate, ma soprattutto è necessario che queste zone siano messe in sicurezza e costantemente monitorate. Quanto emergerà da questi sette giorni di congresso sarà sicuramente messo in pratica dai nostri operatori affinché si mantenga un servizio geologico regionale moderno e pronto a rispondere alle calamità; proprio l’approssimarsi delle celebrazioni del ventennale dall’alluvione del 1994 ci stimola in tal senso”.

 

Di particolare interesse per la Regione Piemonte è anche l’approfondimento che il convegno tratterà su tematiche legate al rischio sismico, alla pianificazione paesaggistica sostenibile e all’educazione a un’etica professionale mirata alla conservazione dei beni culturali e paesaggistici, di cui la recente introduzione dei paesaggi delle Langhe, del Roero e del Monferrato nel patrimonio dell’UNESCO è un esempio di quanto la Regione Piemonte sta facendo in questa direzione.

 

cs

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