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Operazione Boves, contro lo spaccio di stupefacenti

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L’operazione della Squadra Mobile prende spunto dalle numerose segnalazioni di cittadini

Giovedì 2 ottobre 2014 – 15.10

L’operazione della Squadra Mobile, prima sezione Criminalità Straniera, condotta in questi mesi estivi denominata “Operazione Boves” prende spunto dalle numerose segnalazioni di cittadini circa lo spaccio di stupefacenti nella piazza Boves di Cuneo frequentata soprattutto da cittadini africani.

Gli spacciatori erano soliti ritrovarsi nella citata piazza per consumare delle bevande e successivamente organizzare le cessioni nelle aree verdi di questa città.

 

La prima trance portava all’arresto, nel mese di luglio, di un cittadino tunisino (Razel Mhedi) classe 1982, che era solito spacciare nella zona canoistica del Parco fluviale dello Stura, trovato in possesso di 100 gr. di marijuna.

 

In seguito a successive indagini venivano individuati altri componenti della medesima organizzazione, che coinvolgeva alcuni cittadini dominicani, frequentatori abituali di locali pubblici del centro cittadino, che dietro il pretesto delle feste latino-americane, smerciavano dosi di hashish. Anche in questo caso, venivano sequestrati hashish e materiale da confezionamento, tipo bilancini di precisione, deferendo alla locale Autorità Giudiziaria R.T.D. di anni 40, operaio presso un’azienda di allevamento suini, il quale riforniva anche alcuni transessuali dediti alla prostituzione in Cuneo.

 

L’altra zona oggetto di spaccio veniva individuata nel Parco Monviso; ove la Squadra Mobile identificava un cittadino rumeno di anni 30 (P.A.) il quale, ad inizio settembre, veniva fermato, proprio all’interno del parco e trovato in possesso di circa 15 gr. di marjiuna suddivisi in dosi da 1 gr. pronti per lo smercio, nonchè semi per la coltivazione. Lo stesso era diventato il punto di riferimento per alcuni giovani studenti delle scuole limitrofe all’area verde.

 

Le indagini condotte in maniera concomitante permettevano, a loro volta, di risalire ad uno dei rifornitori individuato in un giovane extracomunitario che, unitamente ad altri, spacciava al Parco della Resistenza.

 

I servizi di osservazione operati dal personale, che hanno potuto contare anche sulla collaborazione di alcuni residenti nelle zone limitrofe al parco, permettevano di rilevare un fiorente spaccio di marijuna da parte di cittadini in possesso di permessi di soggiorno per motivi umanitari.

 

Inoltre, nel corso dei servizi delle ultime settimane, è stato sono stati deferiti alle Procure di Cuneo e dei Minori di Torino, un giovane italiano (D.G. di anni 19) che acquistava lo stupefacente in loco per poi rivenderlo ai coetanei, così come un minore di anni 16 di origine africana, residente nel circondario, che adottava le stesse modalità.

 

Dopo aver ricostruito la rete del traffico di marjiuna, nella scorsa settimana gli agenti sono intervenuti per cogliere i colpevoli in flagranza di reato, riuscendo a individuare un ventiduenne, originario del Burkina Faso, che spacciava ai minori, avendo nascosto la droga tra i rami delle piante.

 

Il personale della Polizia di Stato decideva di intervenire ed alla loro vista l’uomo reagiva opponendo resistenza all’arresto cercando di disfarsi di alcune dosi. Lo stesso oltrepassava la siepe e si lanciava lungo il dirupo che porta alle sottostanti piscine comunali. Uno degli agenti, dopo averlo inseguito e raggiunto, lo arrestava per flagranza di cessione di stupefacente e resistenza a Pubblico Ufficiale, portando al sequestro di circa 40 gr. di marijuna e di 300€ di denaro contante, provente dello spaccio, ancora occultato tra i rami. Nelle medesime circostanze veniva denunciato in stato di libertà anche un altro cittadino, (T.M.) ventitreenne originario del Senegal, che aveva ceduto dosi di droga a dei minori, anch’egli in possesso di permesso di soggiorno per “motivi umanitari”.

 

 

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